Coronavirus, paura al Viminale: "Le difficoltà delle imprese potrebbero accompagnarsi a gravi tensioni e focolai di espressione estremistica"
C'è paura al Viminale per le conseguenze scatenate dall'emergenza coronavirus. "Alle difficoltà delle imprese e del mondo del lavoro - avverte il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese - potrebbero accompagnarsi gravi tensioni a cui possono fare eco, da un lato, la recrudescenza di tipologie di delittuosità comune e il manifestarsi di focolai di espressione estremistica, dall'altro, il rischio che nelle pieghe dei nuovi bisogni si annidino perniciose opportunità per le organizzazioni criminali". Per questo è necessario agevolare la ripresa del sistema economico, un consiglio che va in qualche modo a contrastare con quanto proposto da Giuseppe Conte: attività ferme fino al 3 maggio, tranne qualche eccezione come le librerie.
Così l'unica soluzione è dar vita - secondo il Viminale - a forme di ascolto, dialogo e confronto con attori istituzionali. Massima allerta dunque alle categorie più deboli con l'invito ad effettuare un attento monitoraggio dell'andamento delle misure di sostegno al bisogno di liquidità delle famiglie e delle imprese adottate dal Governo.