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Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, dieci anni fa il "Che fai, mi cacci?" che distrusse un sodalizio

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Tra due giorni l'anniversario che cambiò il centrodestra, la resa dei conti pubblica tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. "Perché, sennò che fai, mi cacci?", rispose quest'ultimo in piedi sul palco e col dito puntato nel lontano 22 aprile 2010, quando l'allora premier alla direzione del Pdl lo esortò a dimettersi dallo scranno di Montecitorio. "Gianfranco, se vuoi fare politica, noi ti accogliamo a braccia aperte: dimettiti, vieni a farla nel partito e non da presidente della Camera!", gli disse il Cav come riportato dal Fatto Quotidiano.

 

 

E ancora: "Sei stato tu stesso, giorni fa, a dirmi di esserti pentito di aver fondato il Pdl e di voler fare un gruppo autonomo..!", aveva rivelato poco prima Berlusconi contrario alle "criticità" denunciate da Fini sul palco. "Non dobbiamo - aveva detto l'ex leader di Alleanza Nazionale - mai dare nemmeno l'impressione di voler garantire sacche d'impunità. E a volte quest'impressione c'è, Silvio!", affermò in riferimento alla prescrizione breve. Uno scontro rimasto negli annali della storia e che decretò lo scioglimento definitivo di un sodalizio.

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