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DiMartedì, Enrico Letta e l'aut aut agli italiani: "O l'Europa o una mega-patrimoniale"

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"O Europa o patrimoniale". Enrico Letta, in collegamento con DiMartedì, pone gli italiani di fronte a un aut aut simile a un suicidio. In sostanza per l'ex presidente del Consiglio "la cosa peggiore che si possa fare in questo difficile momento è minacciare gli italiani con l’ipotesi di salassi fiscali. Per questo - ribadisce su La7 con Giovanni Floris - dobbiamo stare dentro un sistema di risposte europee. Chi non vuole le regole europee, vuole la patrimoniale, perché è evidente che l’unica alternativa a quel tipo di interventi è una durissima tassa sui risparmi degli italiani”. Per il piddino è giunto il momento di investire nel nostro Paese, non "possiami dare messaggi che spaventino la gente, che la spingano a mettere i soldi sotto il materasso o a portarli via. Il messaggio deve essere l'opposto".

 

 

Questo prevede un ruolo centrale dell'Ue: "La partita europea non ha un'alternativa di gioco, abbiamo bisogno dell'aiuto dei nostri alleati europei", altrimenti - aggiunge, fare da soli significherà "mega patrimoniale" e pagare "tutto noi". Eppure Letta si è dimenticato quanto pronunciato proprio ieri, martedì 5 maggio, dalla Corte Costituzionale tedesca. La Germania, con l'ultimatum alla Bce sull'acquisto dei fondi di Stato, ha chiuso una porta in faccia a tutti i paesi in difficoltà. E, anche per questo, i prestiti erogati dall'Ue potrebbero trasformarsi in un suicidio per l'Italia.

 

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