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Silvia Romano, Giuseppe Conte venerdì sera avrebbe chiesto di non riferire la notizia della liberazione a Di Maio

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Delle tensioni tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio per la liberazione di Silvia Romano ve ne abbiamo già dato conto (qui un primo approfondimento). Il punto è che con il passare delle ore appare sempre più evidente come il premier, in evidente difficoltà per la vicenda-coronavirus, abbia voluto "intestarsi" la liberazione della ragazza, riabbracciata dopo 18 mesi di prigionia in Africa e tornata in Italia da convertita all'islam. E ulteriori particolari su ciò che è accaduto da venerdì sera in poi arrivano in un retroscena pubblicato su La Stampa, che dà conto delle 48 ore di gelo tra Palazzo Chigi e la Farnesina. Tutto per la gestione mediatica della liberazione, comunque un colpo d'immagine per un governo che arranca.

 

Secondo La Stampa, il generale dell'Aise Luciano Carta, già nella serata di venerdì aveva comunicato a Conte l'avvenuta consegna della prigioniera, e Carta si sarebbe sentito consigliare "caldamente" di attendere prima di riferire ad altri la notizia, e in particolare prima di riferirla al ministro degli Esteri, il grillino Di Maio. Dunque, nelle ore successive, è stato il premier, su Twitter, a comunicare il rilascio di Silvia Romano. Circostanza che ovviamente ha fatto infuriare Di Maio, che sulla vicenda lavorava da mesi. E, ancor più clamoroso, Di Maio quando è arrivato a Ciampino non sapeva che anche Conte sarebbe stato presente per accogliere Silvia-Aisha.

 

Insomma, una corsa a due per scattare la prima foto. Un atteggiamento assai discutibile. Un "gara" a cui, riferise sempre il quotidiano torinese, si è sottatto Lorenzo Guerini, il piddino ministro della Difesa, il quale avrebbe confidato ad amici tutto il suo stupore per "la gara di presenzialismo" avvenuta a Ciampino per il ritorno di Silvia Romano. Tra Di Maio e Conte, per inciso, nella serata di domenica ci sarebbe stato un chiarimento, la questione sarebbe stata archiviata come "uno spiacevole equivoco". E se anche fosse "uno spiacevole equivoco", ciò che è accaduto resta. Così come resteranno a lungo ulteriori ruggini (e ulteriori dubbi su questo governo).

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