Silvia Romano, Giuseppe Conte venerdì sera avrebbe chiesto di non riferire la notizia della liberazione a Di Maio

lunedì 11 maggio 2020
Silvia Romano, Giuseppe Conte venerdì sera avrebbe chiesto di non riferire la notizia della liberazione a Di Maio
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Delle tensioni tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio per la liberazione di Silvia Romano ve ne abbiamo già dato conto (qui un primo approfondimento). Il punto è che con il passare delle ore appare sempre più evidente come il premier, in evidente difficoltà per la vicenda-coronavirus, abbia voluto "intestarsi" la liberazione della ragazza, riabbracciata dopo 18 mesi di prigionia in Africa e tornata in Italia da convertita all'islam. E ulteriori particolari su ciò che è accaduto da venerdì sera in poi arrivano in un retroscena pubblicato su La Stampa, che dà conto delle 48 ore di gelo tra Palazzo Chigi e la Farnesina. Tutto per la gestione mediatica della liberazione, comunque un colpo d'immagine per un governo che arranca.

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Secondo La Stampa, il generale dell'Aise Luciano Carta, già nella serata di venerdì aveva comunicato a Conte l'avvenuta consegna della prigioniera, e Carta si sarebbe sentito consigliare "caldamente" di attendere prima di riferire ad altri la notizia, e in particolare prima di riferirla al ministro degli Esteri, il grillino Di Maio. Dunque, nelle ore successive, è stato il premier, su Twitter, a comunicare il rilascio di Silvia Romano. Circostanza che ovviamente ha fatto infuriare Di Maio, che sulla vicenda lavorava da mesi. E, ancor più clamoroso, Di Maio quando è arrivato a Ciampino non sapeva che anche Conte sarebbe stato presente per accogliere Silvia-Aisha.

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Insomma, una corsa a due per scattare la prima foto. Un atteggiamento assai discutibile. Un "gara" a cui, riferise sempre il quotidiano torinese, si è sottatto Lorenzo Guerini, il piddino ministro della Difesa, il quale avrebbe confidato ad amici tutto il suo stupore per "la gara di presenzialismo" avvenuta a Ciampino per il ritorno di Silvia Romano. Tra Di Maio e Conte, per inciso, nella serata di domenica ci sarebbe stato un chiarimento, la questione sarebbe stata archiviata come "uno spiacevole equivoco". E se anche fosse "uno spiacevole equivoco", ciò che è accaduto resta. Così come resteranno a lungo ulteriori ruggini (e ulteriori dubbi su questo governo).

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