Giuseppe Conte, il retroscena: scaricato dal Vaticano. Il piano per Dario Franceschini premier
In Vaticano il premier Giuseppe Conte non piace più come un tempo e, secondo Italia Oggi, torna la sirena di un progetto ambivalente, nella sostanza alternativo alla sinistra, che unifichi l'area moderata. La prudenza è tornata a circondare l'azione del Vaticano nei confronti di Giuseppi e in particolare le mosse, già di per sé prudenti, della Segreteria di Stato. Perché in Vaticano non tutti sono disposti a scommettere ad oltranza sulla durata e solidità del governo Conte, anche se Papa Francesco con la sua tela diplomatica continua nella sua opera di sostegno del sistema paese e del governo in particolare. Ma qualche crepa all'interno delle sacre mura d'Oltretevere comincia a intravedersi.
In Vaticano infatti si comincia ad accarezzare l'idea di un possibile cambio di guardia a Palazzo Chigi, magari con Dario Franceschini, un super cattolico ben visto da Quirinale e Vaticano che, insieme agli altri cattolici David Sassoli a Paolo Gentiloni da Bruxelles, consentirebbe di blindare gli equilibri politici ed istituzionali in vista della ricostruzione del paese e della nomina del prossimo Capo dello Stato. Il tutto con la benedizione della Santa Sede e, ovviamente, di Sergio Mattarella.