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Matteo Salvini al M5s: "Quirinale, accordo per il dopo-Mattarella? Sì se ci sono nomi di garanzia"

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“Se ci sono nomi di garanzia, assolutamente sì”. Matteo Salvini apre ad un accordo con il Movimento 5 Stelle, che rientra nella sua strategia in vista dell’elezione del presidente della Repubblica, prevista nel 2022. Una data ancora lontana, ma la partita politica è già iniziata. Anche perché, allo stato attuale delle cose, appare improbabile che la legislatura finisca prima di allora, indipendentemente dalla permanenza o meno di Giuseppe Conte alla guida del governo.

 

 

E allora la madre di tutte le battaglie sarà l’elezione del Quirinale: in questo senso Salvini ha già iniziato a lavorare sulle contraddizioni del M5s con l’obiettivo di isolare il Pd. “L’importante - ha spiegato il segretario della Lega a Start su Sky Tg24 - è che non ci sia qualcuno, e penso al Pd, disposto a bivaccare in Parlamento per un anno e mezzo, in attesa di poter incidere sull’elezione del presidente della Repubblica. Mi auguro che nessuno nella casa del Pd dica ‘stiamo qui a fare nulla in attesa del 2022’, anche perché i numeri in Parlamento dicono che il presidente potrebbe tranquillamente eleggerlo una maggioranza diversa da quella Pd-M5s”.

Poi Salvini ha confermato di avere già in mente più di un nome, ma non ha voluto rivelarne neanche uno: “Al di là dell’elezione del 2022 - ha tagliato corto il leader leghista - la mia preoccupazione adesso è lo sblocco dei licenziamenti e i soldi alle imprese, perché partite Iva e artigiani stanno morendo”. Ma è innegabile che un pensiero sia rivolto anche al Quirinale, ma soprattutto alle elezioni: vincere le regionali e tenere bene nei sondaggi sarà fondamentale in autunno perché rafforzeranno la posizione e le proposte politiche di Salvini. 

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