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Bonus Inps ai parlamentari, il sospetto nella Lega su Pasquale Tridico: "Vogliono accerchiarci"

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La Lega pronta a prendere i provvedimenti contro quei tre parlamentari che hanno chiesto il bonus Covid per le partite Iva. Eppure all'interno del Carroccio è pensiero comune l'idea che tutti vogliano accerchiare il partito di Matteo Salvini, sempre primo nei sondaggi. Il grande nemico un po' per tutti, renziani compresi, è il presidente dell'Inps Pasquale Tridico: "I dati, comunque, sono usciti dall'Inps" e non è un mistero che Tridico sia legato a stretto giro con il Movimento 5 Stelle che addirittura voleva candidarlo a ministro.

 

 

Ma il peggio, per i leghisti, è il sentirsi in qualche modo nelle sue mani. Il Garante della riservatezza dei dati personali ha ribadito che "la privacy non è d'ostacolo alla pubblicità dei dati relativi ai beneficiari del contributo", e che "ciò vale, a maggior ragione, rispetto a coloro per i quali, a causa della funzione pubblica svolta, le aspettative di riservatezza si affievoliscono". Il che significa che tutto torna all'Inps. "Chiaro - sbuffa un deputato il cui sfogo è stato rilanciato dal Corriere - che faranno in modo da far allungare questa vicenda sulle pagine dei giornali fino ad arrivare il più vicino possibile alle Regionali". Insomma, "è - secondo un altro parlamentare - l'ennesimo tentativo di distruggere la politica. La nostra. Quelli al governo fanno un bonus che può essere richiesto anche dai professionisti da un milione all'anno. E la casta diventiamo noi per due parlamentari che, senza dire niente a nessuno, chiedono il bonus".

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