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Nicola Zingaretti smorza gli entusiasmi dopo il voto su Rousseau: "Il Pd non sosterrà mai Virginia Raggi"

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Nicola Zingaretti smorza tutti gli entusiasmi. Il Movimento 5 Stelle con il voto su Rousseau ha dato il via libera alle alleanze e lui se ne infischia: "Non capisco il polverone che si è costruito intorno a questa non notizia della ricandidatura di Virginia Raggi. La sindaca è al primo mandato, e nel 99,9% dei casi si ricandida per un secondo mandato. Noi, non è un tema personale, non sosterremo mai la ricandidatura della sindaca Raggi, perché credo che siano stati cinque anni drammatici per la capitale d’Italia. E occorre ora dare voce alla città. E quindi unire le forze produttive, sociali, culturali, politiche e indicare una speranza nuova per Roma e per questa bellissima capitale che è la mia città".

 

 

Le parole del segretario del Pd, pronunciate a margine di una manifestazione elettorale a Orbetello a sostegno del candidato a presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, non lasciano spazio a dubbi: "Anche perché - aggiunge - all’Italia serve una Roma protagonista nel pianeta. Ma protagonista in positivo, nei valori nei contenuti e nell’economia. Quindi serve costruire un progetto che ridia alla capitale del paese il giusto ruolo che ha nella storia. Quindi è tutto molto chiaro. Per quanto riguarda noi, i candidati per le amministrative del 2021 si decidono dopo le amministrative 2020". Insomma, alleati disillusi.

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