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Carlo Calenda, il sindaco fascista che sostiene Emiliano in Puglia? "I campioni dell'antifascismo tutti muti"

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“Mi sono distratto. Sapete per caso se i campioni dell’antifascismo Luca Bottura, Alessandro Robecchi, Sardine e compagni hanno per caso preso posizione? Magari invitando a non votare Michele Emiliano?”. Carlo Calenda non molla la presa sulla Puglia, dove sostiene insieme a Matteo Renzi la candidatura di Ivan Scalfarotto alla guida della regione. Circa 24 ore fa il leader di Azione aveva rilanciato sui social un video in cui il sindaco di Nardò, alleato stretto del governatore di centrosinistra, conduceva la cerimonia del “presente” con i suoi amici “camerati".

Una vergogna in salsa fascista che è passata sotto silenzio, visto che appartiene a gente che si professa di sinistra: “Se fosse un alleato di Matteo Salvini avremmo mobilitato il mondo - ha fatto notare Calenda - adesso spiegatemi che Emiliano è l’argine alle destre e che non bisogna votare Scalfarotto”. In pratica le liste del candidato di centrosinistra sono state fatte da un sindaco fascista: “L’antifascismo è una cosa seria. Il peggior danno alla memoria della resistenza lo fanno quelli che la usano a giorni alterni per ragioni politiche. Antifascisti contro la Meloni, alleati dei fascisti per Emiliano. La verità è che del fascismo vi importa poco - ha chiosato Calenda - quello che interessa è vincere”.

 

 

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