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Matteo Renzi e Pd sfidano il premier Conte sul Mes: "Se presentiamo mozione in Senato abbiamo la maggioranza"

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Il Mes non dà pace al governo. E con la formazione di due schieramenti diversi la situazione non migliora. Da una parte, infatti, c'è il fronte Conte-Gualtieri, cui si aggiungono anche i grillini, che si è mostrato contrario all'utilizzo dei fondi. Dall'altra, invece, ci sono il Partito democratico e Italia Viva, che ribadiscono l'importanza e la necessità dei 36 miliardi prestati dall'Europa per rafforzare il sistema sanitario italiano. Un testa a testa che rischia di far barcollare la maggioranza. Soprattutto dopo l'iniziativa partorita da uno dei più convinti sostenitori del fondo salva Stati, Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva, infatti, ha pensato a un "intergruppo parlamentare" dal nome "Mes subito", formato da partiti pro-Mes, da Iv al Pd a Forza Italia. La lettera per le adesioni recita: "Il Parlamento attivi ogni iniziativa per scongiurare il rischio della perdita di fondi irripetibili, nelle condizioni di accesso, restituzione e nell'ammontare delle risorse, per la sanità italiana".

 

 

 

I dirigenti dem sono arrivati a dire: "Se in Senato l'intergruppo presentasse una mozione a favore del Mes, rischierebbe di avere la maggioranza". Dunque un vero e proprio terremoto per il governo. Ma - come spiega La Stampa - Renzi non si ferma qui, anzi pensa che la questione vada portata avanti, fino al tavolo della verifica di governo con Conte. "Il Mes per noi resta una priorità", confermano dal Pd, nonostante il no di uno dei loro membri più rilevanti, il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. Intanto Giuseppe Conte prova a girarsi dall'altra parte e dice: "Il Mes non ha nulla a che vedere con le priorità politiche da affrontare al tavolo per il patto di legislatura, ma se qualcuno porrà il tema lo affronteremo".

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