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Giuseppe Conte, "tampone negativo": 24 ore dopo il Cdm con la Lamorgese, il sospetto sulla quarantena

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Giuseppe Conte è risultato negativo al tampone molecolare e di questo ce ne rallegriamo. Il premier si era sottoposto al test immediatamente dopo aver appreso la notizia della positività al coronavirus di Luciana Lamorgese, arrivata come un fulmine a ciel sereno - si fa per dire, viste le tensioni che avevano movimentato il governo fino a quel momento - proprio durante il Consiglio dei Ministri. Alfonso Bonafede e Luigi Di Maio si sono immediatamente posti in isolamento fiduciario perché sedevano accanto alla titolare del Viminale: per precauzione lo stesso dovrebbero fare tutti gli altri presenti, dato che un “contatto stretto” è una persona che è stata a meno di 2 metri di distanza per almeno 15 minuti da un caso confermato di Covid nel periodo che va da 48 ore prima a 10 giorni dopo la diagnosi. La prima indicazione ufficiale in questi casi è “l’isolamento completo a domicilio per 10 giorni”, dato che il periodo di incubazione del virus va dalle 48-72 ore circa fino a due settimane. Il tempo medio è di 4-5, dopodiché il tampone e gli altri test diagnostici sono in grado di rilevare la presenza del Covid. Sostanzialmente quindi il tampone effettuato da Conte è inutile: il premier e soprattutto i due ministri che sono stati più a stretto contatto con la Lamorgese potranno effettivamente scoprire se sono positivi o meno soltanto tra qualche giorno. Intanto Conte rispetterà la quarantena in casa per 10 giorni come tutti gli altri comuni mortali? Ah saperlo…

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