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Dario Franceschini, il retroscena: "Si vota, Giuseppe Conte contro Matteo Salvini". Bluff o ribaltone?

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“E allora, se si aprisse la crisi, tanto varrebbe andare a votare. Giuseppe Conte contro Matteo Salvini e ce la giochiamo”. Francesco Verderami sul Corriere della Sera attribuisce queste parole a Dario Franceschini, dietro le quali si potrebbe nascondere una strategia per far uscire definitivamente allo scoperto Matteo Renzi e capire se intende davvero far cadere il governo presieduto da Giuseppe Conte. Secondo il ministro della Cultura il fu rottamatore non sta considerando che non è affatto scontato trovare un’altra maggioranza per proseguire questa legislatura, nonostante all’orizzonte ci sia la tanto ambita elezione del presidente della Repubblica.

 

 

Secondo Verderami, Franceschini starebbe offrendo una chiave di lettura diversa della situazione: sebbene non consegnare il Colle a un candidato del centrodestra sia una priorità per i giallorossi, allo stesso tempo va considerato che al momento la coalizione di governo e le forze di opposizione sono sostanzialmente in parità nel computo dei grandi elettori necessari per scegliere il successore di Sergio Mattarella. Stando così le cose, per il ministro del Pd sarebbe “preferibile andare alle urne con l’attuale sistema di voto” e con un’alleanza tra dem e M5s, affiancati da una lista di sinistra e da una di Conte: ovviamente i renziani rimarrebbero fuori “perché chi ha provocato la crisi poi non potrebbe pensare di stare con noi”. A questo punto Verderami si pone un interrogativo decisivo: chi tra Franceschini e Renzi sta bluffando? Magari lo stanno facendo entrambi…

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