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Giorgio Mulè deride Giuseppe Conte: "Vado a denunciarlo"

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Non finisce la caccia ai "responsabili". Giuseppe Conte in Aula alla Camera per il voto di fiducia si appella a chi vuole sostenerlo dopo lo strappo di Italia Viva. Un'insistenza fastidiosa, tanto che Giorgio Mulè si lascia andare a una battuta: "Adesso basta - si sfoga ai microfoni di Rai News 24 -, andrò a denunciare Conte per stalking". Il deputato di Forza Italia definisce il premier come "un uomo politicamente disperato che ha tentato l'ennesima acrobazia, l’ennesimo esercizio di trasformismo sulla pelle degli italiani". L'azzurro punta il dito anche contro il "discorso stucchevole, senza alcun respiro, senza alcuna visione e proiettato soltanto a blandire improbabili responsabili in giro". Per Mulè tutto si può racchiudere nell'incapacità del presidente del Consiglio di guidare il Paese. In sostanza "un elenco di 'abbiamo fatto' e 'faremo' senza la minima critica".

L'apice? La riforma elettorale. Ovviamente in chiave proporzionale "per provare ancora e ancora - tuona Mulè - a raccattare quale 'distruttore' in giro. Mai la fiducia, mai complici di un premier che mente sapendo di mentire, mai complici di un governo che prende in giro gli italiani". Da qui l'unica conclusione possibile: "Penso che superata l’avvilente fase del ‘mercato delle vacche’ Conte abbia solo una strada percorribile: senza una maggioranza assoluta presenti le dimissioni al presidente della Repubblica. Il centrodestra è pronto sia a prendersi la responsabilità di governo sia ad andare al voto".

 

 

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