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Sergio Mattarella, la bomba del quirinalista: "Mandato a Conte non scontato". Crisi al buio, nome a sorpresa a Palazzo Chigi?

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Mai dire Giuseppe Conte. Al Quirinale nelle prossime ore si deciderà la sorte del premier e non è detto, sottolinea Marzio Breda, che Sergio Mattarella accorderà all'avvocato il mandato esplorativo per tentare il tris a Palazzo Chigi. Le dimissioni aprono infatti uno scenario da "crisi al buio" che Conte ha cercato di scongiurare fino all'ultimo, sondando i responsabili e potenziali tali dentro IV e Forza Italia per assicurarsi un paracadute in Parlamento. Impresa talmente difficile che ha costretto il premier a rinviare il Cdm delle dimissioni e, conseguentemente, anche la salita al Quirinale indisponendo non poco il Capo dello Stato.
 

 

 

Secondo il quirinalista del Corriere della Sera, il nuovo incarico "non è scontato", perché "ciò che è andato in scena dopo lo strappo di Matteo Renzi e dopo la conquista di una fiducia assai precaria da parte dell'esecutivo giallorosso ha scosso" Mattarella. Ora che il presidente avrà formalmente libertà di scelta potrebbe far pagare a caro prezzo le settimane di "chiusure e spiragli, provocazioni e impegni, bluff e promesse raccolte". Molto dipenderà dal numero di "costruttori" eventualmente raggranellati in questi ultimi giorni, una "quarta gamba" che potrebbe rendere ininfluente il reintegro di Italia Viva nella maggioranza. Ma è anche vero che se qualcuno, dal Pd o da IV, facesse al Quirinale un nuovo nome per la poltrona da premier che trovasse d'accordo una maggioranza più solida, allora per Conte sarebbe finita. I candidati? I soliti: Dario Franceschini e Lorenzo Guerini per il Pd, Luigi Di Maio per il M5s. O, in battuta estrema magari traghettando Forza Italia in un "governo di salvezza nazionale", anche personalità tecniche come Marta Cartabia, Luciana Lamorgese o Carlo Cottarelli

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