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Maria Elena Boschi, la frase sfuggita: "Non era condizione imprescindibile". Lo ammette: volevano solo far cader Conte

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"Il piano vaccini è la priorità per la salute e per l'economia". Maria Elena Boschi in vista della formazione del nuovo governo con Mario Draghi, ha parlato con il Tgcom24. "E' importante intervenire in fretta sulle scuole". Poi è anche ritornata sulle dimissioni di Conte: "Noi abbiamo posto dei temi, dal vaccino allo sblocco dei cantieri. Abbiamo fatto una scelta di grande serietà con le dimissioni", ha commentato.

 

 

 

La Boschi rinuncia anche ad una altra battaglia di Italia Viva come il Mes, spesso usata contro Conte, per far capire quanto sia importante far parte del governo Draghi: "Noi non siamo innamorati del Mes, non era una condizione imprescindibile, ma abbiamo sempre detto che servivano più soldi alla Sanità e il Mes era un modo per averli a condizioni vantaggiose", ha spiegato  la capogruppo di Iv, intervistata da Paolo Liguori.

 

 

 

 

La Boschi ha parlato anche dei cinquestelle e del voto sulla piattaforma Rousseau: "Noi non facciamo consultazioni perché abbiamo un rispetto diverso delle regole istituzionali, ma non credo che il voto sparirà, penso sia solo questione di tempo. In ogni caso mi auguro che il governo Draghi possa partire prima possibile, certo non possiamo attendere i tempi della piattaforma Rousseau e spero che il M5s esprima il suo consenso in tempi rapidi", ha chiarito.  Infine ha parlato anche di occupazione e vaccini: "Da mesi come Iv chiediamo un salto di qualità sul piano vaccini. Non è pensabile che ancora non ci sia un'azione coordinata con le regioni. Per quanto riguarda il lavoro il terziario è il settore più in difficoltà, la nostra priorità è il mondo del turismo che è obiettivamente in ginocchio. Poi c'è il tema commercio, sono le categorie meno garantite e perciò la vaccinanzione è la priorità. Solo un piano vaccini serio potrà far ripartire anche l'economia", ha concluso.

 

 

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