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Luigi Di Maio e Luciana Lamorgese, le mine nel nuovo governo: l'azzardo dell'ex presidente della Bce

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Ufficializzata la lista dei ministri. Mario Draghi è salito al Colle da Sergio Mattarella e ha annunciato la squadra del suo nuovo governo. Tra le tante sorprese ce n'è una che balza subito all'occhio: si tratta di un esecutivo politico più che tecnico. Non a caso molti sono i nomi della precedente formazione giallorossa. Due, assieme a quello di Roberto Speranza, fanno già preoccupare. Si tratta di Luigi Di Maio e Luciana Lamorgese. Il primo confermato al ministero degli Esteri, la seconda all'Interno. 

 

 

Quello dell'ex presidente della Banca centrale europea è un vero e proprio azzardo. I due infatti potrebbero rappresentare due mine pronte a esplodere in qualsiasi momento all'interno del governo. L'ex leader del Movimento 5 Stelle fa così il tris. Dopo il Conte 1 e il 2 ecco il primo Draghi.  Un traguardo su cui pochi avrebbero scommesso. Repubblica parla infatti di un "Di Maio che ha riscattato un curriculum incerto che lo vedrebbe ancora studente in Giurisprudenza con un volo deciso dentro i Cinque Stelle" fino all'impensabile "salto alla Farnesina a 34 anni".

 

 

Più silente il ministro degli Interni bis. Figlia d'arte, in quanto prefetto figlio di prefetto, la Lamorgese si definisce come una "donna che non si spaventa davanti alle sfide". E chissà come reagirà al cambio di passo. Il ministro è passata da un governo a trazione di sinistra a un altro con la Lega più che partecipe. Non a caso Matteo Salvini, suo predecessore, ha ammesso che con Draghi in tema di immigrazione c'è condivisione. Un dettaglio non da poco se si considera la contrapposizione di idee tra il leader della Lega e la Lamorgese. Tra porti serrati e porti apertissimi. Insomma, tutto fa pensare che italiani (presidente del Consiglio compreso) ne vedranno delle belle. 

 

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