Cerca
Cerca
+

M5s, "riunione alle 18": la fronda chiede la ripetizione del voto su Rousseau, subito fuori dal governo Draghi?

  • a
  • a
  • a

Rissa continua nel M5s. Ora, i grillini si sono resi conto di non aver strappato neppure il "super-ministero" per la Transizione ecologica, affidato al tecnico Roberto Cingolani. E pensare che su Rousseau il quesito posto per chiedere se stare, o meno, con Mario Draghi faceva leva proprio su quel super-ministero. Insomma, farsa nella farsa. E ora esplode la rivolta, con militanti ed esponenti grillini che chiedono di ripetere il voto su Rousseau. E lo statuto, per inciso, prevede che sia possibile, poiché i militanti hanno votato sulla fantomatica piattoforma Rousseau su un quesito, alla luce dei fatti, truffaldino (potete leggere un approfondimento in questo articolo).

 

Monta insomma la protesta. Nelle chat del M5s, in cui si legge che "siamo stati asfaltati". Poi le solite bordate di Alessandro Di Battista contro i suoi ex (?) compagni di partito. Dunque, nella mattinata di oggi, sabato 13 febbraio, i consiglieri comunali lombardi del Movimento hanno lanciato una petizione per chiedere la ripetizione del voto su Rousseau: "Gentilissimo Garante del MoVimento 5 Stelle, Giuseppe Piero Grillo - si legge nella petizione -, alla luce della compagine di Governo indicata dal Presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, che si è espresso pubblicamente ieri per la prima volta dopo le consultazioni, siamo a chiedere di mettere ai voti su Rousseau la scelta di dare la fiducia a questo Governo, affinché vi sia il pieno consenso o meno da parte degli iscritti. Reputiamo infatti che solo ora, messi a conoscenza di tali informazioni, sia possibile esprimere un voto pienamente consapevole". A Grillo viene chiesto un celere riscontro.

 

Scontato il "niet" del comico, il quale poco dopo sul blog ha scritto: "Oggi si deve scegliere. O di qua o di là". Fermata la possibilità di una nuova votazione che, probabilmente, significherebbe la fine del M5s. Ma la fronda non si ferma. Anzi rincara. Prima con Barbara Lezzi, che picchia durissimo: "Non c’è il super-ministero che avrebbe dovuto prevedere la fusione tra il Mise e il Ministero dell’Ambiente oggetto del quesito. Chiediamo che venga immediatamente indetta nuova consultazione. È evidente che, in assenza di riscontro, al fine di rispettare la maggioranza degli iscritti, il voto alla fiducia deve essere No".

Dunque si arriva alla convocazione di una riunione dei senatori M5s, alle 18. Riunione che sarebbe stata "autoconvocata" dagli stessi senatori, si apprende. Indiscrezioni riferiscono che potrebbe, parallelamente, esservi una riunione dei deputati. In serata è attesa una nota congiunta. Nel caso anche i parlamentari M5s all'unisono chiedano la ripetizione del voto, gli scenari sarebbero clamorosi, con i grillini che potrebbero sfilarsi a tempo record dal governo Draghi. Ormai, sono alla frutta.

 

Dai blog