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Giorgia Meloni, la frase su Matteo Salvini: "I miei rapporti con lui? Fase di assestamento"

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Giorgia Meloni è l'unica del centrodestra all'opposizione del governo Draghi. E non fatica ad ammettere che in questo momento i rapporti con Matteo Salvini "sono in una fase di assestamento. Io penso che un maggiore coordinamento della coalizione potrebbe aiutare a rafforzare le idee del centrodestra all'interno del governo. Purtroppo con questi numeri in Parlamento la sinistra fa la parte del leone, ma il ruolo di Fratelli d'Italia all'opposizione consente di rafforzare il ruolo del centrodestra. Purché loro abbiano voglia di farlo", dice in una intervista a La Stampa. Rispetto alla questione di un nuovo gruppo con i polacchi e gli ungheresi di Orban, chiarisce: "Io parlo con i polacchi ogni giorno e non mi risulta che ci sia questo lavoro in corso. I polacchi di Pis sono copresidenti del gruppo dei Conservatori europei insieme a noi e non si è mai parlato di un superamento o di uno scioglimento di ECR". Detto questo gli eurodeputati di Orban potrebbero entrare nel  gruppo dei Conservatori, visto che "Fidesz sarebbe abbastanza compatibile con il lavoro che stanno facendo i Conservatori. Le dinamiche europee sono più complesse di come le raccontiamo noi in Italia".

 

 

La presidente di FdI non risparmia poi una legnata al Pd e al neo segretario Enrico Letta sul tema dello ius soli. Tema divisivo che potrebbe creare problemi a Lega e Forza Italia che sostengono il governo mentre potrebbe avvantaggiare la Meloni. "Lo ius soli come richiamo al suo elettorato da parte di Letta mi sembra una stupidaggine. Il Pd e la sinistra sono pieni di elettori che non hanno una certezza sul lavoro, il mutuo, sul futuro per i propri figli. Non hanno come priorità lo ius soli o il voto ai sedicenni. Non è più una questione ideologica ma di avere o meno il senso della realtà", affonda la Meloni.

"È la sinistra degli extraterrestri, verdi con le antenne che ti spiegano un mondo che non esiste e non interessa a nessuno. Sono armi di distrazione di massa. E qualcuno pensa che possa interessare a un ragazzo di 16 anni che oggi ti chiede di avere una vita normale, di poter frequentare i suoi amici, uscire, avere la libertà che a quell'età è indispensabile, il diritto di voto? C'è una generazione priva di qualunque libertà fondamentale, che ha solo il diritto di stare tutto il giorno davanti allo schermo di un computer. Questo è il problema. La sinistra non ci arriva?".

 

 

Anche perché, continua la Meloni, "Letta è un ragazzo intelligente, non posso pensare che per lui queste siano le priorità per l'Italia. Usa armi di distrazione di massa per spostare il dibattito da temi più spinosi come appunto l'incapacità di questo governo di dare risposte sensate sulle chiusure, sul fallimento della lotta al Covid che hanno visto il Pd e la sinistra sempre al governo dall'inizio della pandemia". Insomma, conclude a leader di Fdi, "non oso dire se Letta rafforzi la sinistra. È persona valida, di spessore, lo conosco da anni, l'ho anche chiamato per fargli in bocca al lupo. Ma è anche il garante dell'attuale status quo, in Italia come in Europa. In particolare è molto gradito ai francesi, in una fase storica nella quale tutti sanno- non lo dico io ma la nostra intelligence - che la Francia ha un atteggiamento fortemente predatorio verso le nostre infrastrutture e le nostre aziende". 

 

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