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Mario Draghi al Consiglio Ue, "cittadini ingannati da AstraZeneca". Vaccini, la domanda a Ursula Von der Leyen: "Lei lo ritiene giusto?"

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Sbatte i pugni sul tavolo, Mario Draghi, e sul tema vaccini e AstraZeneca fa tremare l'Europa. Intervenuto al Consiglio europeo in videocollegamento con Bruxelles, il premier ha puntato il dito sullo scandalo dei 29 milioni di dosi ritrovate nello stabilimento di Anagni e ha lanciato un monito alle istituzioni europee: "I cittadini europei hanno la sensazione di essere stati ingannati da alcune case farmaceutiche, penso soprattutto ad AstraZeneca". Parole durissime, a cui è seguita una domanda, secca, alla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen: "Ritiene giusto che le dosi localizzate in Belgio e in Olanda restino destinate all’Unione europea, in tutto o in parte?". Risposta della Von der Leyen: le dosi prodotte in Ue saranno destinate all'Unione europea. 

Sul tavolo, oltre alla questione vaccini, anche il tema della ripresa economica. Secondo Draghi, spiegano fonti del vertice, la priorità assoluta deve essere "non commettere errori" durante la ripresa economica. "Dobbiamo disegnare una cornice per la politica fiscale che sia in grado di portarci fuori dalla crisi", sottolineando poi come sul "passaporto vaccinale" "gli Stati Membri avranno bisogno di tutto l’aiuto che la Commissione può dare, perché avere piattaforme nazionali e renderle interoperabili non è un risultato banale", ricordando a tutti il rischio che tali certificati possano risultare discriminatori nei confronti dei cittadini europei. Tutti nodi destinati a venire al pettine, molto presto.

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