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Rocco Casalino respinto dai deputati M5s: "Troppi soldi, non firmiamo". Smacco politico senza precedenti

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C'è tensione all'interno del Movimento 5 Stelle: questa volta il duello è tra Rocco Casalino, ex portavoce del premier Giuseppe Conte, e Davide Crippa, il presidente dei deputati grillini. Nei giorni scorsi, infatti, girava voce che l'ex gieffino fosse pronto a un ritorno trionfale nel mondo della politica. In particolare, si diceva che sarebbe tornato in azione come responsabile della comunicazione per i gruppi del M5s sia della Camera che del Senato. 

 

 

 

Casalino, infatti, rientrava nel cosiddetto "pacchetto staff". Un pacchetto proposto ai parlamentari grillini dall'ex presidente del Consiglio, che in qualche modo sta provando a imporre la sua leadership a un partito che ha ormai perso la bussola. Dove sarebbe il problema tra l'ex portavoce e Crippa? A creare scintille sarebbe stato l'eventuale stipendio che Casalino avrebbe ricevuto dai suoi compagni.

 

 

 

A raccontare questo colpo di scena è il quotidiano di Claudio Cerasa, Il Foglio. Il presidente del gruppo dei pentastellati alla Camera, Davide Crippa, avrebbe detto a Casalino: "Mi dispiace Rocco ma non ti firmo il contratto". E il disaccordo si fonderebbe tutto sul compenso: a quanto pare Casalino avrebbe voluto quanto guadagnava a Palazzo Chigi, 150mila euro. Mentre i deputati grillini ne avrebbero offerti "solo" 60mila. Altro motivo del disaccordo, però, potrebbe anche essere una sorta di vendetta per antiche ruggini. Al momento non è ancora chiara la motivazione di tale rottura. In ogni caso è difficile non pensare che si tratti di una porta in faccia a Conte. 

 

 

 

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