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Giuseppe Conte spara contro Grillo e si schiera col Pd: "Fermare il centrodestra"

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La versione di Giuseppe Conte. Dopo giorni di polemiche e di tensioni intestine all'interno del Movimento, l'ex premier convoca una conferenza stampa per ricostruire gli eventi degli ultimi mesi e per annunciare la sua posizione. "Non posso prestarmi per una operazione politica che nasce già all’origine invischiata tra diffusi timori di abbracciare questa svolta. Affetto per il Movimento che mi spinge a parlar chiaro, la mia posizione nasce da u n ragionamento politico e da una convinzione personale: primo mi fa valutare che dopo la grande fase di crescita oggi rischiamo il declino del Movimento se non alimentiamo in modo nuovo lo stesso Movimento. Pesa anche che la mia convinzione personale, è quella di non impegnarmi in un progetto in cui non credo. Questo richiede una grande testa e un cuore: non posso assumere una decisione se la mia testa mi suggerisce che il percorso è sbagliato", ha spiegato l'ex premier.

 

 

 

"La sfida politica è molto complessa, le forze di destra offrono soluzioni facili ma illusorie per affrontare i problemi del paese. Lo abbiamo visto anche in pandemia, sono prevalse pulsioni anti-scientifiche, si mettevano in discussione pure regole minime di protezione. Davanti a noi abbiamo una opportunità mai offerta al nostro Paese, investimenti e riforme per circa 248 miliardi di euro. Abbiamo bisogno di un campo largo con tutte le forze politiche che si sono dimostrate concretamente sensibili a uno slancio innovatore, disposte a collaborare in modo leale", chiarisce Conte delineando il perimetro politico in cui il Movimento da lui diretto dovrebbe muoversi. L'accenno alla destra è chiaro, ma anche l'impegno rivolto a tutte le forze politiche. Una scelta di campo, ma senza interferire nei programmi del governo Draghi che, appunto raccoglie tutte le forze politiche tranne FdI.

 

 

 

 

 

 

"Il mio l’ho fatto, in quattro mesi ho risolto le ambiguità con Rousseau, recuperato dati iscritti che consentono un percorso autonomo, elaborato lo statuto che ritengo degno di una forza politica importante, con carta, principi e valori. Ho avuto un fittissimo scambio di email con Grillo, ho accolto buon numero di osservazioni, le altre non posso accoglierle perché alterano disegno e creano confusione di ruoli", precisa l'ex premier.

 

 

 

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