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In Onda, Luigi Di Mao dopo il voto Lega sul Green pass: "Sono preoccupato per la stabilità del governo Draghi"

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"Siamo preoccupati per la stabilità del governo". Ospite di In Onda estate a La7, Luigi Di Maio, ministro grillino degli Esteri, entra a gamba tesa su Matteo Salvini. La Lega ha appena votato insieme a Fratelli d'Italia a favore dell'emendamento di FdI al Decreto Covid che proponeva di eliminare l'obbligo di Green pass per entrare nei ristoranti. L'emendamento è stato bocciato, ma il dato politico è evidente e pesante. 

 

 

 

 

"Il governo Draghi è nato per fare due cose non semplici: completare la campagna di vaccinazione e farci uscire dall'emergenza sanitaria, e spendere i 230 miliardi di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Se si creano fibrillazioni, impensierisce la serenità del percorso. La mia impressione è che la Lega sia un po' combattuta nello scegliere tra l'inseguire Fratelli d'Italia e la Meloni e il bene del Paese".

 

 

 

 

"Lei con Giorgetti si trova bene?", chiede David Parenzo. "Io coi ministri della Lega mi trovo benissimo - rivela Di Maio -. All'interno del Consiglio dei ministri tutto quello che vedete tra le forze politiche non si evince. C'è un lavoro di squadra encomiabile anche grazie allo spirito che costruisce il premier Draghi. Il problema è nelle forze politiche".

 

 

 

 

 

"Quando vediamo in Parlamento che una forza come la Lega vota con l'opposizione su un tema come il Green pass... Io lo voglio dire chiaramente: senza il Green pass dobbiamo tornare a chiudere i negozi e le aziende a un certo orario, ricostituire il coprifuoco. Non è un ricatto, è uno strumento per restituire la libertà".

 

 

 

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