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Roberto Saviano, esulta per la cannabis libera? Ecco quello che non dice: effetti collaterali, un silenzio colpevole

Francesco Specchia
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Non mettiamola sull’etica. Non solo. Qui, in realtà, si tratta di un problema di «recettore encefalico che può condizionare lo sviluppo psico-emozionale e compromettere le facoltà cognitive». Se (come reso noto da uno studio dell'Harvard Medical School apparso sul Journal of Neuroscience) spararsi un cannone può fare quest' effetto a un uomo normale, figuriamoci a un politico. Il recettore encefalico è importante. Può, per esempio, farti convincere, in sede parlamentare, che in un momento di crisi pandemica e del lavoro, di Ilva e Alitalia, di calo dell'avanzo primario e di debito come mai prima; be', la soluzione geniale può essere la depenalizzazione dei reati delle droghe leggere. «Canne per tutti», commenta con spietatezza Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia, «la coltivazione a fini evasivi e sedativi dei cannabinoidi nel proprio balcone risolve in effetti il tema della depressione occupazionale, produttiva e sociale, insieme agli effetti lenitivi sulla memoria in materia di lutti e sofferenze inflitti dal Covid 19». Rampelli è un tantino ironico.

 

 

Però il referendum sulle canne libere indetto dai Radicali sta rastrellando consensi inattesi: «Sono 220mila firme in 48 ore. La campagna per il referendum sulla cannabis non necessita di ulteriori commenti, bastano le cifre» evidenzia Pippo Civati, fondatore di Possibile e tra i promotori della raccolta firme assieme a Riccardo Magi di + Europa. Magi è talmente euforico da fare il trenino brasiliano, assieme a due grandi sponsor dell'iniziativa. Uno è Roberto Saviano che twitta «legalizzare vuol dire togliere ossigeno alle mafie che gestiscono il traffico e lo spaccio». L'altro è l'ubiquo deputato Dem ex leghista Alessandro Zan. Secondo il quale depenalizzare il reato di autoproduzione della Cannabis «è un fatto positivo». Zan afferma all'Agi che «il referendum è un passo importante soprattutto ai fini dell'uso terapeutico della Cannabis»; e sostiene che quel pacco di firme abbia anche «un valore politico importante». A Zan, in realtà, il precedente della Consulta prima sull'eutanasia poi sulla cannabis porta conforto per le prossime battaglie riguardo la sua legge sulla transomofobia. E al Pd, in fondo, insuffla un sottile piacere lo scontro all'interno della maggioranza proprio sulla cannabis.

Centrodestra unito contro, centrosinistra unito pro su un tema straordinariamente identitario già dagli anni 60. Lega, Fi, FdI hanno orrore della depenalizzazione delle droghe; Pd, Leu, M5S, socialisti, Radicali e il forzista Elio Vito in solitaria la considerano, invece, una lotta di civiltà con tutto il cotè dell'«uso per malattie gravi», oltreché per smontare il mercato dello spaccio. Sembra di stare nel film L'erba di Grace. Dove, al posto della signora di mezz' età che coltiva marijuana nella propria serra in Cornovaglia, immaginiamo un Roberto Savianodal sorriso torpido, in Panama e grembiule, che cura con le sue mani le piantine nell'orticello al Vomero all'unico scopo di smontare il giro dei Narcos in Colombia. Anche perché, per un bizzarro destino, proprio nel Comune napoletano di Saviano è stato arrestato un tizio in flagranza, immerso nelle piante di marijuana casalinghe alte 4 metri, mentre confezionava pacchetti di erba e si vantava del suo «micro orto della beatitudine». Ora, al di là dell'aspetto morale della loro depenalizzazione (di cui ha ampliamente argomentato Renato Farina), nella proposta dei quesiti referendari c'è l'eliminazione della sospensione della patente per chi guida strafatto.

 

 

 

Ma non vengono prese in considerazione le conseguenze cliniche dell'abuso di cannabinoidi: possibile compromissione del sistema immunitario cellulo-mediato, disturbi delle facoltà cognitive spesso irreversibili e tutto il resto. Le comunità di recupero hanno intere sezioni dedite a chi s' ammazza di canne. Ma la domanda è: cari partiti sempre più frustrati c'era davvero bisogno di tirar fuori ora la faccenda cannabis (per uso strettamente personale)?... 

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