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Luca Morisi, lo sfregio di Danilo Toninelli a Lega e Matteo Salvini: "Allora è vero che...", senza vergogna

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Sono i 5 Stelle, Danilo Toninelli in testa, i più scatenati nel commentare la vicenda di Luca Morisi. L'ex responsabile della comunicazione di Matteo Salvini, dimessosi la scorsa settimana, risulta indagato per droga a Verona. Una dolorosa vicenda personale confermata dal diretto interessato, che ha chiesto scusa a Salvini e alle Lega, parlando di proprie "fragilità esistenziali irrisolte".  Il Capitano, per contro, ha accolto la sua confessione con empatia: "Quando un amico sbaglia, gli allunghi la mano". 

 

 

 



La vicenda ha molto a che fare con problemi privati e nulla, invece, con la politica. Ma dal Movimento 5 Stelle i giudizi sono tutti di senso opposto. Sprezzante, per esempio, l'ironia di Toninelli. "Allora era vero che la propaganda social di Salvini aveva qualcosa di 'stupefacente'", scrive l'ex ministro delle Infrastrutture su Facebook. Ma il senatore grillino infierisce usando i problemi del guru de "La Bestia" a fini strumentali: "Scherzi a parte, speriamo che ora la Lega, dopo questo fatto imbarazzante, cambi idea e appoggi il referendum sulla legalizzazione della cannabis".

 

 

 

 

 



Sarcastica la ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone: "Chi citofonerà a casa di Salvini? Scagli la prima pietra chi è senza peccato", riferendosi a un meme diventato virale che ripropone la famosa citofonata di Salvini al Pilastro di Bologna, durante la campagna elettorale per le regionali in Emilia Romagna del gennaio 2020, e la faccia di Morisi. E proprio Morisi, secondo la Dadone, ha "fatto del perbenismo provocazione, dell'aggressione digitale mestiere". Il suo problema "è l'ambivalenza, come quella di molti personaggi a destra". 

Notevole, si fa per dire, anche l'intervento di Carlo Sibilia. Deputato famoso per teorie strampalate come quelle dei "chip sottocutanei per spiarci" (perle pre 2013) e oggi però personaggio di spicco del governo, essendo sottosegretario al ministero dell'Interno: "Oggi più che mai giova ribadire che il 'problema droga' è un argomento serio, che va trattato allo stesso modo sia che si tratti di amici che 'commettono errori' sia di persone a cui si va a citofonare".

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