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Elezioni, voto anticipato a ottobre... grazie a Mario Draghi: la voce che terremota le sacre stanze

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Forte dei risultati delle ultime elezioni, Enrico Letta punta su Mario Draghi. Il leader del Partito democratico non teme più il voto e il modo più veloce per raggiungerlo è mandare il premier dritto dritto al Quirinale. Questo il piano "A" del neo parlamentare, convinto di aver messo all'angolo il centrodestra. Letta ha anche già individuato la data delle urne: ottobre 2022. Giusto in tempo, riferisce Marco Antonellis su Italia Oggi - per rassicurare senatori e deputati che non perderebbero lo scatto pensionistico della legislatura. 

 

 

Al contempo il leader dem potrebbe ridimensionare gli ex renziani, occupandosi agevolmente delle liste del suo partito. Un piano non esente da difficoltà, il suo. Per Antonellis l'idea di un bis al Colle da parte di Sergio Mattarella non è da escludersi. Mai dire mai quando si parla di politica. Così come non è scontato che Draghi venga eletto. La storia di Romano Prodi insegna che i franchi tiratori sono dietro l'angolo, anche quando si parla dell'ex numero uno della Bce.

 

 

L'ultimo ostacolo si chiama Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva non permetterà a nessuno di sottrargli la "golden share" sulla scelta del prossimo Presidente della Repubblica. In attesa della partita post-Mattarella, Letta sta girando in lungo e in largo per completare il lavoro "elezioni". In vista dei ballottaggi, previsti per il 17 e il 18 ottobre, il leader del Pd cerca di convincere i più indecisi. Magari proprio gli elettori del Movimento 5 Stelle, che sconfitti ovunque, potrebbero incoronare l'alleanza tra dem e grillini. Certo è che se a Roma Giuseppe Conte ha reso pubblico il suo voto a favore di Roberto Gualtieri, lo stesso non lo è stato per gli altri pentastellati. Un vero e proprio guaio. 

 

 

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