Cerca
Logo
Cerca
+

Mario Draghi senatore a vita? "Pressioni Pd su Sergio Mattarella": Quirinale, un piano pericoloso

  • a
  • a
  • a

Il sospetto è concreto: il Pd vuol far fare a Mario Draghi la fine di Mario Monti. Sostenerlo, per poi siluralo senza dare all'occhio. Il Foglio riporta "l'ultima fantasia che gira sul Quirinale", definita ironicamente "la variante", come un virus. L'idea è quella di far nominare il premier senatore a vita, previo ovvio via libera di Sergio Mattarella, visto che ogni decisione in questo senso spetta al presidente della Repubblica. Draghi, insomma, andrebbe "istituzionalizzato", come se non lo fosse già a sufficienza stando sullo scranno di Palazzo Chigi. Una follia che da sola dà idea, sottolinea il quotidiano diretto da Claudio Cerasa, di "a che livello è l'emergenza".

 

 

 



Corsi e ricorsi: nel 2011, in piena crisi del governo Berlusconi, l'allora presidente in carica Giorgio Napolitano decise di nominare senatore a vita Monti, che da lì a pochi giorni sarebbe diventato premier al posto del Cavaliere. Cosa ci fosse dietro quella scelta era il segreto di Pulcinella, un colpo di mano istituzionale per forzare la mano anche agli onorevoli più riottosi e far capire loro che non c'era altra possibilità se non dare il potere all'ex commissario europeo. Era l'alba del "golpetto tecnico". Oggi, però, la situazione sarebbe del tutto diversa: Draghi ha già il potere, potrebbe tranquillamente restare premier fino al 2023.

 

 

 

 

Molti però lo vogliono al Quirinale, anche per scompaginare gli assetti elettorali. Il Pd è incerto se tenere in vita la legislatura o, forte di certi sondaggi, rovesciare il tavolo e tornare al voto anticipato. Di sicuro, Draghi è protagonista ingombrante anche nel campo del centrosinistra. "Blindarlo" con una poltrona da senatore a vita poco gioverebbe alla sua reputazione, anzi darebbe forse a molti la sensazione di un leader imposto dall'alto, a ogni costo. E dalla acclamazione acritica si passerebbe velocemente alla contestazione, proprio come accaduto a Monti nella sua fulminea e breve parabola politica. 

 

 

 

 

Certo, a spiazzare il Pd è stato anche il no secco di uno "stupito" (tradotto: furioso) Mattarella all'opzione del suo bis sul Colle. Secondo il Foglio, l'indizio della tentazione dem sarebbe stato rivelato dalla intervista di Goffredo Bettini alla Stampa, in cui l'eminenza grigia dei progressisti avvertiva dei rischi di un Draghi fatto fuori, candidato non eletto al Quirinale e dunque, di fatto, sfiduciato anche da premier. Quale miglior occasione per garantirgli un paracadute se non quello di candidarlo a senatore a vita? "Un paese normale non avrebbe neppure postulato questa 'uscita di sicurezza' - sottolinea il Foglio -. E infatti rivela due cose: lo stato dell'angoscia e lo stato delle pressioni che sta ricevendo Mattarella". 

Dai blog