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Silvio Berlusconi, il ruolo di Fedele Confalonieri nella corsa al Quirinale: il retroscena sulla trattativa

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Silvio Berlusconi ha già in testa quali pedoni muovere nelle prime tre mosse per la presidenza della Repubblica: scheda bianca, scheda bianca, scheda bianca. "Allora, per le prime tre votazioni, chiederemo a tutti di votare scheda bianca. È l’unico modo per arrivare alla quarta e provarci per davvero". Questa la strategia dell'inner circle berlusconiano. "Vedete in tanti credono che non sia così ma io so perfettamente di avere già i 505 voti che servono. Se solo si votasse oggi", ha spiegato Berlusconi. Perché il Cavaliere sa perfettamente che la partita entra nelle sue mani non prima della quarta votazione. Lo scrive il Corriere della Sera "Nella decisione di non voler fare assolutamente il candidato di bandiera, ripetuta fino allo sfinimento dai forzisti agli interlocutori di Lega e Fratelli d'Italia, c'è la consapevolezza che lasciare sguarnite le prime tre votazioni lascia un margine maggiore all'individuazione di quel presidente di tutti a cui sia Meloni che Enrico Letta hanno fatto riferimento nell'ultima settimana".

 

 

 

 "Perché lo sanno anche loro che il Presidente, i voti per la quarta votazione, potrebbe tirarli fuori per davvero, dietro la mossa del leader del Pd di estendere il tavolo a Fratelli d'Italia c'è la consapevolezza che la candidatura di Berlusconi o la fermi prima, individuando un candidato di tutti, oppure il rischio di trovartelo al Quirinale alla quarta votazione c'è, eccome", dice uno del team che lavora per Berlusconi al Quirinale. La villa di Arcore è diventata il vertice di una struttura piramidale che alla base ha una rete di parlamentari ed ex parlamentari di Forza Italia impegnati a fare campagna elettorale su deputati e senatori.

 

 

Ai vertici della piramide: Gianni Letta che parla con il centrosinistra, Fedele Confalonieri che interloquisce con i centristi. "In fondo - racconta uno di quelli che segue la partita da molto vicino - la cosa difficile sarà arrivarci, alla quarta votazione: da lì in poi, Berlusconi deve provare a vincere una competizione in cui non si è mai cimentato. E cioè prendere i voti che servono per diventare il sindaco di un paesino di poco più di mille abitanti, infatti lui sta interpretando la gara proprio così, elettore per elettore", rivela un berluscones della prima ora.

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