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Enrico Letta minaccia la crisi di governo: "Casellati? Qui salta tutto", il ricatto a Salvini (e Conte?)

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Dal Quirinale alla crisi di governo, il passo è brevissimo. Enrico Letta sceglie Twitter per bombardare il centrodestra, tentato dalla possibilità di mandare Elisabetta Casellati sul Colle dalla quarta votazione, a maggioranza assoluta e senza l'accordo del centrosinistra: "Proporre la candidatura della seconda carica dello Stato, insieme all’opposizione, contro i propri alleati di governo sarebbe un’operazione mai vista nella storia del Quirinale. Assurda e incomprensibile. Rappresenterebbe, in sintesi, il modo più diretto per far saltare tutto". Più chiaro di così, il segretario del Pd non poteva essere. E di sicuro, dopo aver proposto a Matteo Salvini, Antonio Tajani e Giorgia Meloni una specie di "conclave", un tavolo prolungo per scegliere insieme il prossimo presidente della Repubblica, la situazione sembra essere precipitata. Se in maniera definitiva, si vedrà tra qualche ora. 

 

 

 

 

"Se si spacca la maggioranza, un minuto dopo si va al voto", aveva detto Francesco Boccia, a Radio Immagina, anticipando il suo segretario. Il deputato e responsabile Enti Locali dei demi si era rivolto direttamente a Salvini: "O dice con chiarezza che la maggioranza è il suo punto di riferimento oppure, se va allo scontro, va a segnare la fine della legislatura. Se passa un presidente o una presidente con 505 voti raccolti fra cambiacasacca e gruppo misto, se questo è il quadro, se si rompe la maggioranza, un minuto dopo, per quanto ci riguarda, è finita la legislatura, è una constatazione".

 

 

 

 

"Faccio un appello alla nostra coalizione, ora serve unità e compattezza, anche dentro il Pd. Quando siamo uniti, si imboccano percorsi che vengono compresi anche fuori. È arrivato il momento – ha spiegato il deputato del Pd – per il centrodestra di dire con chiarezza se la maggioranza che dà vita al governo Draghi ha un valore o se Salvini è già in modalità da campagna elettorale. Il Presidente della Repubblica deve essere eletto insieme". Ma il messaggio di Boccia (e di Letta) è rivolto anche a Giuseppe Conte, alleato e leader del Movimento 5 Stelle che, temono dalle parti del Nazareno, potrebbe cercare sponda proprio nel centrodestra per non far spaccare il Movimento, paradossalmente più incline a votare la Casellati (peraltro arrivata alla presidenza del Senato nel 2018 proprio grazie ai voti grillini) che a mandar giù l'ipotesi di Mario Draghi al Quirinale.

 

 

 

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