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Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, retroscena sul faccia a faccia ad Arcore: crepe nel centrodestra

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Silvio Berlusconi e Matteo Salvini si sono incontrati. Grande assente nel vertice andato in scena nel pomeriggio del 29 marzo, Giorgia Meloni. "Non mi pare che sia calendarizzato" ha commentato la leader di Fratelli d’Italia a margine dell’incontro sull’agricoltura organizzato da Fratelli d'Italia. In ogni caso, ha aggiunto, "io sono sempre disponibile a parlare di tutto. Ho chiesto chiarezza e sono sempre disposta a farlo con tutti". Insomma "di governo, discutano pure. Ma in tema di amministrative nessuno si illuda di ignorarci o di organizzare vertici senza prima esserci chiariti".

 

 

Eppure qualcosa non torna nel faccia a faccia tra il leader di Forza Italia e quello della Lega. Entrambi gli interlocutori, spiega Il Corriere della Sera - avrebbero ribadito la necessità del massimo sostegno, con una guerra alle porte, al governo Draghi. Ma se da una parte, quella del Carroccio, si esprime "preoccupazione per il fatto che alcune mosse del governo hanno come unica conseguenza quella di favorire l’opposizione" (il riferimento è al catasto). Dall'altra i forzisti si dissociano, ribadendo la necessità di impedire che "in un momento di difficoltà vi siano aumenti di tasse a partire da quelle sulla casa". 

 

 

D'accordo invece sul caso "armi", che sta già vedendo Giuseppe Conte fare le barricate. I due leader infatti avrebbero commentato la pericolosità di "inviare armi in Ucraina a scatola chiusa". Lo stesso non si può dire sulle sorti del centrodestra. Salvini avrebbe detto all’ex premier di "credere molto a Prima l’Italia", la lista che intende presentare in Sicilia. Gli azzurri però nella Regione vantano già un bacino elettorale e per questo liquidano la proposta come qualcosa che "non ci riguarda". D'altronde il tema divide la stessa Lega, scettica sull'accantonare il simbolo per come lo conosciamo.

 

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