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Lucia Azzolina, la telefonata con Conte prima dell'addio: come lo ha umiliato

Azzolina e Conte

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Lucia Azzolina, ex ministro dell'Istruzione, siciliana, un solo mandato e in regola con le restituzione, come sottolinea lei stessa, ha avuto una lunga conversazione al telefono con il leader Giuseppe Conte 24 ore prima di dare l'annuncio dell'addio al Movimento 5 stelle. L'avvocato del popolo, come riporta in un retroscena Il Fatto quotidiano, l'aveva chiamata giovedì 23 giugno per cercare di farle cambiare idea. I due hanno parlato per un'ora e mezza. Ma non è servito a nulla. Tanto che poi l'ex ministro ha definito così il capitolo pentastellato: "Vivo da tanti mesi un enorme disagio. È come un fidanzato che speri che possa cambiare, ma non cambia, anzi, peggiora".

 

 

Del resto, ha sottolineato la Azzolina, "io sono leale ma qui si pretende devozione e lealtà cieca: ho stimato Conte come presidente del Consiglio, ma oggi è ostaggio dei suoi vicepresidenti". Sembra che l'ex ministro dell'Istruzione ci fosse rimasta male non solo per non essere stata inserita nella "cinquina" ma anche perché il suo nome non era nemmeno stato preso in considerazione per la candidatura alla Regione Sicilia. E ancora, la Azzolina voleva avere più peso nel Movimento.

 

 

Ma delusa, ora ha definitivamente chiuso: "In questi due giorni mi sarei aspettata un po' di autocritica e invece c'è chi ha festeggiato. Dico agli elettori che il Movimento non esiste più. Anzi, vedrete che presto cambierà anche il simbolo. Andrò con 60 colleghi che hanno creduto nel nuovo corso, quello della maturità politica". Parole che hanno entusiasmato i "dimaiani" passati ormai a Insieme per il futuro ma che hanno fatto infuriare i contiani. Tipo Sebastiano Cubeddu che l'ha attaccata duramente: "Guarda che gli scranni in Parlamento non hanno le rotelle per cambiare posizione". 

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