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Luigi Bisignani, sospetto sul "Fatto": Travaglio e Scanzi contro Conte?

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Dove vuole arrivare, Giuseppe Conte? Le minacce di crisi di governo sono credibili? Porterà il M5s fuori dall'esecutivo? E poi? Quale futuro? Domande a cui offre una personale e intrigante risposta Luigi Bisignani, l'uomo che sussurra ai potenti. Lo fa nel suo consueto intervento della domenica su Il Tempo, il quotidiano capitolino su cui rivela il piano del presunto avvocato del popolo: "Vuole rifare la sinistra arcobaleno", così come da titolo.

 

Secondo Bisignani, l'operazione sarebbe benedetta da un tris "d'assi" della sinistra, della vecchia guardia: Massimo D'Alema, Goffredo Bettini e Pier Luigi Bersani. Che i tre abbiano da tempo stretti rapporti con Conte non è certo un mistero. La novità, semmai, è che secondo l'uomo che sussurra ai potenti anche Enrico Letta avrebbe lo stesso obiettivo. Ed in questo contesto, Giuseppe Conte avrebbe l'obiettivo di guidare una federazione con verdi ed ex Ds, la cui alleanza con il Pd sarebbe di fatto organica, inscalfibile, non più in discussione così come lo è ora con il M5s. 

 

Ma c'è di più, nell'intervento di Bisignani. Si parla infatti anche del Fatto Quotidiano di Marco Travaglio, house-organ del M5s ma oggi più lontano a Giuseppe Conte rispetto ai giorni in cui era il gazzettino della propaganda contiana. La premessa di Bisignani è chiara: essendo il M5s un partito non contendibile, alle prossime elezioni saranno l'avvocato e i suoi pochi fedelissimi a compilare le liste. Ed in questo contesto, nota Bisignani, "c'è confusione di ruoli anche ne Il Fatto Quotidiano, giornale di riferimento del Movimento, che prima ha usato Conte contro Luigi Di Maio e ora guarda con simpatia a un affiancamento nella leadership di Alessandro Di Battista (...), il cui eventuale ritorno è osteggiato però dai romani guidati dalla barricadiere Paola Taverna e Roberta Lombardi". 

Insomma, anche Bisignani conferma che Travaglio, ora, starebbe brigando contro Conte. Per certo chi vorrebbe Dibba al comando del M5s è Andrea Scanzi. E poiché Scanzi segue sempre a ruota Travaglio... chi ha orecchie per intendere, intenda.

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