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Governo, Orlando si alza e sbotta: "Parli tu...", la rissa davanti a Mario Draghi

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Fiato sospeso fino a mercoledì. Il giorno nero del governo è segnato sul calendario. Draghi sarà nuovamente davanti alle Camere e lì si giocherà la partita finale. Ma attenzione in questo quadro va ricordato cosa è successo a porte chiuse nelle segrete stanze del Cdm e nei corridoi di palazzo Chigi. A quanto pare subito dopo la lettura del messaggio in cui il premier annunciava le sue dimissioni, avrebbe preso la parola, come riporta ilCorriere, il ministro alla Transizione energetica, Roberto Cingolani.

 

 

Parole chiare e dirette rivolte a Draghi: "Presidente, il quadro di grande incertezza di questa fase, anche sul piano internazionale, rischia di compromettere il grande lavoro che abbiamo fatto. Se c'è spazio per un ripensamento io credo che lei lo dovrebbe considerare...". A questo punto avrebbe preso la parola il ministro del Lavoro Andrea Orlando che sfida apertamente, davanti agli occhi di Draghi, il suo "collega" Cingolani: "Parli tu, che sei del Pd e hai fatto il gioco di Conte".

 

 

La tensione vola alle stelle e cala un silenzio gelido. Il premier si alza e va al Quirinale per le dimissioni. Facce tirate e di fatto la crisi all'interno di palazzo Chigi è aperta. Poi quel "dimissioni respinte" dal Colle che di fatto segna la strada verso il Parlamento per una crisi da consumare tutta davanti all'emiciclo. Un minuto dopo il colloquio con Mattarella sono partite le trattative per salvare il governo. Cinque giorni di tempo, poi si spalancheranno le porte delle urne o arriverà un traghettatore fino alla fine della legislatura. 

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