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Giorgia Meloni: "Ecco cosa serve nella tempesta". Ma spunta la "bomba" in Sicilia

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"Noi non chiediamo le elezioni soltanto adesso, per i sondaggi favorevoli: lo diciamo da tempo, quando c’erano altri numeri. Senza una maggioranza coesa a sostenere il governo, arrivano solo compromessi al ribasso e spreco di risorse. Senza riforme. Tre governi diversi e i risultati li vediamo". A parlare, in un’intervista al Corriere della Sera, è la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. "Tutti i Paesi del mondo - aggiunge - hanno la guerra, la pandemia, ma non si pongono il problema di quando ci sono le elezioni.Non le hanno sospese. Il tema esiste solo in Italia. Le urne non sono buone solo per i giorni di sole. Anzi. Nella tempesta hai bisogno del capitano scelto dall’equipaggio con una rotta e una meta. Basta con l’accanimento terapeutico di questo Parlamento e con i governi che non raggiungono risultati".

 

Poi la stessa Meloni è intervenuta su Twitter per esplicitare ancora meglio la sua posizione: "Si vota ovunque, mentre in Italia la sinistra inorridisce quando sente parlare di elezioni: smettiamola con questo triste teatrino sulla pelle degli italiani e restituiamo la parola al popolo sovrano. #ElezioniSubito". Intanto qualcosa si muove anche sullo scacchiere siciliano del centrodestra. Dopo il "no" degli alleati di FdI a una ricandidatura di Nello Musumeci si fa avanti un altro nome per la coalizione dei moderati. Alla luce della situazione politica nazionale, sarebbe più facile "una saldatura dell’alleanza" di centrodestra "anche in Sicilia perché Fdi, Fi e Lega non potrebbero andare uniti alle politiche e separati un mese dopo alle Regionali", riporta un articolo del Giornale di Sicilia, in edicola oggi. Una vera e propria "bomba" che potrebbe far saltare (nuovamente) gli equilibri nel centrodestra.

 

Il coordinatore forzista Gianfranco Micciché "starebbe provando ad accelerare i sondaggi con gli alleati per spingere verso la candidatura di Stefania Prestigiacomo". Avrebbe avuto l’ok dell’ex ministro siracusano, ma "tutto dipenderà dal vertice tra Berlusconi, Salvini e Meloni che inevitabilmente slitterà a dopo le decisioni di Draghi".

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