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Conte, volano stracci col ministro dem: "Pd arrogante", "Non possiamo allearci"

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"In queste ore leggo diverse dichiarazioni arroganti da parte del Pd. Non accettiamo la politica dei due forni. Quel che vale a Roma vale a Palermo": Giuseppe Conte parla così del partito di Enrico Letta, facendo riferimento alle primarie in Sicilia. Dopo la caduta del governo Draghi, qualcosa sembra essersi rotto tra i grillini e i dem. Lo stesso segretario del Pd ha detto più volte che è difficile costruire qualcosa assieme a chi ha "tradito" l'Italia. Difficile quindi pensare al campo largo assieme ai 5Stelle. Un progetto di cui si parlava prima della crisi di governo.

 

 

 

Alla dichiarazione dura di Conte ha risposto il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Le parole del dem durante un convegno a Lodi non lasciano spazio a dubbi: "Chi ha fatto cadere Draghi non può essere alleato del Partito democratico". Poi Roberto Speranza, segretario di Articolo 1, ha provato a mediare: "Dai 5 Stelle grave errore, ma l'avversario è a destra". A sinistra, insomma, si litiga ancora prima di cominciare. Le ipotesi di alleanza si fanno sempre più deboli davanti a questi botta e risposta.

 

 

 

Anche Carlo Calenda, leader di Azione, pone dei paletti: "No a una coalizione dai Verdi a Di Maio, sarebbe garanzia di ingovernabilità". Poi accusa Andrea Orlando, ministro del Lavoro, di essersi complimentato con i 5 Stelle dopo il loro intervento contro Draghi in Senato. La replica: "Non mi sono congratulato, ho solo chiesto se c'era ancora spazio per recuperare".

 

 

 

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