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Maurizio Molinari, fango su Salvini e Russia: "Perché, in prima su Repubblica...?"

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Strano, molto strano. Repubblica non azzanna il centrodestra, Matteo Salvini in primis, sul caso dei (presunti) contatti tra Mosca e la Lega sulla crisi di governo prima della caduta del premier Mario Draghi. E' il caso politico-mediatico di questi giorni, tra accuse, sospetti e smentite. Tutto nasce dalla prima pagina della Stampa, che ha rilanciato la più che aggressiva campagna anti-leghista, fitta di gole profonde, voci filtrate dai servizi segreti, illazioni e strumentalizzazioni. Tutto per poter, ovviamente, accusare il Capitano (e oggi Silvio Berlusconi) di aver tramato contro il governo per conto, niente meno, di Vladimir Putin

 

 

 

 

 



In termini di propaganda anti-centrodestra, tutti argomenti succulenti. Ma Repubblica, come detto, non ne approfitta. Strano, visto che da qualche giorno il tasto premuto quotidianamente è quello del "fascismo" di Giorgia Meloni. Le "Ombre russe", insomma, potrebbero rappresentare una utile variazione rispetto alle "Ombre nere". Eppure, in prima pagina oggi non c'era traccia delle accuse lanciate dalla Stampa.

 

 

 

 

 



Un dettaglio politicamente e giornalisticamente bizzarro che insospettisce anche Dagospia. "Non deve essere piaciuto a Maurizio Molinari lo scoop della Stampa sui rapporti tra il consigliere di Salvini, Antonio Capuano, e i funzionari dell'ambasciata russa - sottolinea il sito di gossipo politico fondato e diretto da Roberto D'Agostino -. Oggi sulla prima pagina di Repubblica non c'è alcun cenno alla notizia. E dire che i due quotidiani appartengono allo stesso gruppo editoriale...". A questo punto resta il dubbio: a Repubblica hanno sentito puzza di bruciato evitando di calpestare una buccia di banana? Oppure a sinistra si stanno facendo una concorrenza spietata approfittando della campagna elettorale?

 

 

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