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Giuseppe Conte fatto fuori da tutto: "Letta-Calenda? Ammucchiata, telenovela finita"

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Fino a quando era uno di loro, Giuseppe Conte si compiaceva. Ora che invece il Movimento 5 Stelle è stato tagliato fuori, ecco che il leader grillino denuncia "l'ammucchiata". Il riferimento è al neo accordo tra Enrico Letta e Carlo Calenda. Il Partito democratico e Azione hanno siglato il patto per le elezioni del 25 settembre. Tra le novità i 15 collegi "blindati" e sicuri ad Azione e +Europa. Ma anche la rinuncia ai big e ai candidati divisivi nell’uninominale. Immediata l'esultanza dei due leader: "Siamo convinti che abbiamo fatto la scelta giusta", commenta il dem, mentre Calenda gli fa eco: "Siamo solidi, compatti e andiamo a vincere queste elezioni. Da oggi ogni polemica e discussione finisce, il pre-partita è finito e inizia la partita".

 

 

Di diverso parere Conte. L'ex premier, con la caduta del governo Draghi, è stato letteralmente isolato. Prima la fuga dei Cinque Stelle - alcuni sono passati a Insieme per il futuro di Luigi Di Maio, altri ad a diversi partiti - poi la presa di distanza del vecchio amico Letta. "Mai ci candideremo con chi ha fatto cadere l'esecutivo Draghi", diceva il piddino che è passato dalle parole ai fatti.

 

 

E così Conte replica: "Finalmente è finita la telenovela Letta-Calenda: in bocca al lupo alla nuova ammucchiata che va dalla Gelmini dei tagli alla scuola al Pd, passando per Calenda, che non ha mai messo il naso fuori da una Ztl. Si riconoscono nell'agenda Draghi". E ancora, su Facebook: "Salario minimo legale, lotta all'inquinamento e alla precarieta' giovanile saranno fuori dalla loro agenda. Nessun problema, ce ne occuperemo noi". Sempre che non spariscano.

 

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