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Gianluigi Paragone minaccia Mattarella: "La piazza esploderà. E io ci sarò"

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La raccolta firme nel mese di agosto fa innervosire Gianluigi Paragone, costretto a questo necessario passaggio visto che è la prima volta che si candida con ItalExit. "Raccogliere 750-1000 firme ad agosto significa voler eliminare le forze anti sistema. Ma il dissenso, se non trova spazio in Parlamento, esploderà in piazza. E io sarò lì", ha detto l'ex grillino in una conferenza stampa alla Camera.

 

 

 

Poi, tirando in ballo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha aggiunto: "Ci rivolgiamo al capo dello stato, chiedendo se è arbitro oppure se è parte di questo disegno di tenere fuori le forze antisistema". E ancora: "La raccolta firme ad agosto è una sfida impossibile, che comunque giocheremo. Ed è una ferita democratica non dare la possibilità quantomeno di giocare questa partita". Poi l'appello: "Tocca ai palazzi decidere se ci può essere una deroga. Ci rimettiamo al capo dello stato, siamo alla prova vera della tenuta democratica".

 

 

 

Nel frattempo hanno fatto sapere di essere in corsa con ItalExit sia la vicequestora di Roma Nunzia Schilirò, sospesa dalla polizia per aver partecipato alle manifestazioni contro il Green pass, sia il leader dei portuali di Trieste Stefano Puzzer, che fino a qualche mese fa giurava di non candidarsi. Nella squadra di Paragone anche l’avvocata Consuelo Locati, legale dell’associazione ‘Sereni e sempre uniti’, che rappresenta 500 familiari di vittime del Covid. Lei si candiderà come capogruppo del partito alla Camera nella circoscrizione di Bergamo.

 

 

 

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