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Giorgia Meloni, la confessione più intima: "Mi tremano le mani"

Giorgia Meloni

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Tra poco meno di due settimane Giorgia Meloni potrebbe fare il pieno di voti, vincere le elezioni e diventare la prima donna premier. “Non posso dire che di fronte a una tale responsabilità le mie mani non tremino”, ha ammesso la leader di Fratelli d’Italia nel corso di una lunga intervista rilasciata al Washington Post. Poco alla volta la Meloni sta facendo crollare l’immaginario di “donna di estrema destra” che al governo italiano potrebbe essere una “sciagura”.

Anche con il quotidiano statunitense Giorgia è stata molto chiara nei concetti espressi. A partire dall’analisi del momento difficilissimo che dovrà fronteggiare il prossimo esecutivo: “Ci ritroveremmo a governare l'Italia in quella che forse è una delle situazioni più complesse di sempre. Nel contesto europeo siamo in fondo alla classifica su tutti i fattori macroeconomici; il nostro debito pubblico è totalmente fuori controllo. Abbiamo a che fare con una povertà crescente. Se dovessimo vincere le elezioni, una volta che presenteremo la nostra prima legge di bilancio forse all'estero si noterà che esistono partiti più seri di quelli che hanno aumentato il nostro debito per acquistare i banchi di scuola con le rotelle”.

Ma la Meloni ritiene importante farsi accettare in Europa? A questa domanda del Washington Post è seguita una risposta esemplare: “Non ho bisogno di sentirmi accettata. E con questo intendo: non mi considero una minaccia, una persona mostruosa o pericolosa. Mi considero una persona molto seria e penso che sia con serietà che dobbiamo rispondere agli attacchi che ci stanno muovendo. Non nego di aver criticato l'Ue e spesso le sue priorità, ma forse in alcuni casi non ci siamo sbagliati. Quello che sta succedendo in questi anni, con la pandemia e la guerra, dimostra quante priorità europee siano state fuori luogo”.

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