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Elezioni, "non accade da 34 anni": la bomba un minuto dopo il voto

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L'esercizio provvisorio è una prospettiva possibile e questo comincia ad agitare la Commissione Ue. I timori, riporta La Repubblica, sono cominciati quando il ministero dell'Economia ha chiamato il governo europeo per aggiornarlo sulle prossime scadenze alla luce delle elezioni politiche che saranno inevitabilmente condizionate dalle elezioni di domenica 25 settembre. In sostanza il gabinetto di Draghi non presenterà la legge di Stabilità. Ossia la manovra economica che deve essere approvata dal Parlamento entro il 31 dicembre. Pena, appunto, l'esercizio provvisorio. 

 

 

Una sorta di "incidente" che in Italia non si presentava dal 1988. Del resto, Draghi non ritiene che ci siano le condizioni né il tempo per preparare una legge così importante nell'indirizzo politico. Quindi i passaggi saranno questi: la prossima settimana - dopo aver acquisito gli ultimi dati macroeconomici - il governo scriverà e presenterà la Nadef (nota di Aggiornamento al Def). entro il termine ordinatorio del 27 settembre per questa variazione. Al suo interno saranno inseriti i saldi tendenziali.

 

 

"Nelle interlocuzioni ufficiose con Bruxelles, poi Roma avrebbe sondato la possibilità di non depositare nemmeno il Documento Programmatico di Bilancio. Si tratta di una sorta di sintesi della manovra economica che va spedita alla Commissione Ue entro il 15 ottobre e che la Commissione deve valutare e approvare. La risposta, però, è stata negativa. Gli uffici di Palazzo Berlaymont hanno citato il caso analogo più recente: il governo tedesco uscente di Angela Merkel inviò il Dpb a Bruxelles proprio il 15 ottobre dell'anno scorso", si legge su La Repubblica. "Dopo di che a Palazzo Chigi le macchine resteranno ferme. E sarà il nuovo esecutivo a dover scrivere e a far approvare da Camera e Senato la legge di Stabilità". Auguri.  

 

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