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Sondaggi riservati, il Pd surclassato dal M5s: cosa svela il report

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Il Partito democratico teme il sorpasso. No, non quello del centrodestra sul centrosinistra, ormai scontato. Il timore che circola tra i corridoi del Nazareno si chiama Movimento 5 Stelle. Ci sono infatti alcuni sondaggi riservati che vedono Giuseppe Conte un passo avanti a Enrico Letta. Nonostante l'accelerazione da parte dei grillini, alcuni dem sono fiduciosi: "Siamo convinti che domenica andrà meglio del previsto", vanno dicendo stando a un retroscena del Messaggero. Eppure la preoccupazione della concorrenza "a sinistra" esiste eccome. Non è un caso che a due giorni dal voto, il segretario del Pd era a caccia di voti al Sud, nella Palermo che aveva già visto la presenza di Conte.

 

 

"All'avvocato del popolo - si confida una fonte vicinissima ai dem siciliani - abbiamo lasciato una prateria, concentrandoci solo sul dare addosso alla Meloni. E fino all'ultimo non ci siamo accorti che il vero avversario da battere, almeno al Meridione, era proprio Conte". Lo stesso deputato del Pd, Carmelo Miceli, non nasconde gli errori commessi e la necessità di "rifondare il Pd dopo le elezioni", criticando così le scelte "sulle candidature e sulla linea politica".

 

 

In ogni caso il Nazareno ha stabilito la soglia di sopportazione, quella forbice che li divide dai 5 Stelle individuata intorno al 3 per cento sul dato nazionale. E se il limite venisse superato? Beh, a quel punto Letta non potrebbe ignorare il coro di chi non ha mai digerito fino in fondo la scelta di dire addio al campo largo. "È inevitabile che a partire da lunedì il quadro politico cambi di nuovo già pronostica più di un dem di fronte a una destra compatta, che senso avrebbe un'opposizione divisa tra i progressisti?", si chiedono in tanti che ora più che mai mettono in discussione la leadership. 

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