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Lega, sentiment prima del voto: "Saremo noi la sorpresa". Sondaggi vietati, ma...

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Con i sondaggi vietati, si parla di sentiment, sensazioni. Questa volta le valutazioni arrivano dagli stessi partiti. Si inizia con Fratelli d'Italia, accreditata un po' da tutti come prima forza politica. Ad oggi, a pochi giorni dal voto, fonti meloniane spiegano di ritenere un successo "anche il 25 per cento". Poi la Lega, dove si respira un cauto ottimismo. Dal Carroccio assicurano che "la sorpresa" saranno proprio loro, la Lega, perché "chi ci dava sotto al 10 per cento si sbaglia di grosso". 

 

 

Anche Forza Italia, spiegano fonti azzurre, sarebbe soddisfatta del 7/7,5 per cento. Il Pd, pure ai piani altissimi, teme di finire sotto il 20 per cento: sarebbe una clamorosa disfatta, per Enrico Letta. L'obiettivo del 3% è comune sia a +Europa che Impegno Civico di Luigi Di Maio, ma pare un obiettivo a cui non credono neppure i leader dei rispettivi partiti. Sinistra Italiana e Verdi, invece, riterrebbero un assoluto fallimento non strappare il 3 per cento.

 

 

Poi c'è il M5s di Giuseppe Conte, che pur "rinnegato" al Nord potrebbe far incetta di voti al Sud, teatro dell'intera campagna elettorale grillina: l'obiettivo, ambizioso, del leader è il 15%, una cifra che all'inizio della campagna elettorale neppur si sognava di nominare. Poi Carlo Calenda e Matteo Renzi, il Terzo Polo che mirava al 10%, obiettivo assai ambizioso sin dal principio e difficile da raggiungere, tanto che un 8% ora sarebbe visto di buon grado. Ma questo Terzo Polo è una forza nuova, non sondata. E insomma, potrebbe sorprendere sia in negativo sia in positivo. Non resta che aspettare domenica.

 

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