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Carlo Calenda, "dove ha preso il 30%": un dato sconvolgente

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Il terzo polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi ha ottenuto un buon risultato elettorale, anche se ha fallito l’obiettivo dichiarato della doppia cifra e quindi del sorpasso a Silvio Berlusconi, che con Forza Italia si è difeso molto bene. Per Calenda e compagni ci sono però indicazioni importanti da cui ripartire: innanzitutto il terzo polo è stato la forza politica più votata dai giovani.

 

 

Poi al Nord è andato particolarmente bene, soprattutto a Milano: Giulia Pastorella, candidata all’uninominale della Camera a Milano centro e vicepresidente di Azione, ha ottenuto il 23% ed è arrivata alle spalle solamente del Pd. “Ci assestiamo al 10% nei quartieri esterni e arriviamo al 30 in centro - hanno esultato i responsabili locali di Azione e Italia Viva - alcuni seggi in varie circoscrizioni ci vedono primo partito, confermando che la città è il laboratorio politico italiano per eccellenza”. Il dato sull’intera città di Milano è superiore al 16%, in pratica più del doppio della media nazionale.

 

 

Il Pd si è confermato il primo partito con il 26% delle preferenze, mentre Fratelli d’Italia è salito al 18,9%. Male invece la Lega, che è affondata al 6,8%, e il Movimento 5 Stelle, con Giuseppe Conte che non riesce a raggiungere il 7%. “Il risultato a Milano - ha dichiarato il sindaco Beppe Sala - per quanto riguarda la mia parte politica non è buono, è molto buono. E non è vero che siamo la coalizione della Ztl, perché siamo andati bene anche in periferia”.

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