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Umberto Bossi, clamoroso: rieletto al Senato. "C'è stato un errore": cosa è successo

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Semplicemente clamoroso: contrordine, Umberto Bossi è stato eletto in Lombardia. Un impensabile ribaltone: soltanto ieri, martedì 27 settembre, il Senatùr non risultava nell'elenco del Viminale. Oggi, invece, risulta eletto al Senato nel collegio plurinominale Lombardia 2, Varese. 

Questo è quanto emerge dal sito Eligendo del Viminale, che conferma quanto era stato anticipato da Roberto Calderoli, che aveva definito "un errore" il fatto che lo storico leader della Lega non fosse entrato in Parlamento. L'elezione è dovuta al cosiddetto "effetto" flipper.

In precedenza, Calderoli aveva affermato: "Il ministero dell'Interno nell'attribuzione provvisoria dei seggi dei collegi plurinominali ha preso un granchio clamoroso. Non lo dico per contestarli, ma solo perché in autotutela, fino a quando il dato non diviene definitivo, possano ancora correggerlo. In base alla corretta applicazione della legge, se questo errore venisse corretto, allora Umberto Bossi tornerebbe in Parlamento. E comunque questa mia osservazione viene confermata tra l'altro dal verbale di domenica 4 marzo 2018 delle operazioni dell'ufficio elettorale nazionale della Cassazione, basta andare a vederlo". Una teoria poi confermata dai fatti.

Ma, si diceva, il tutto è dovuto al cosiddetto effetto-flipper, che si verifica nella fase di riparto circoscrizionale. Il punto, come spiega Youtrend.it, è che "in ogni circoscrizione viene anzitutto attribuito a ciascuna lista un numero di seggi congruo ai propri quozienti e resti. Successivamente, però, bisogna accertare che  nel totale delle circoscrizioni non vi siano liste che ottengono più o meno seggi rispetto a quanto il riparto nazionale iniziale aveva stabilito. 

Ma se così accadesse, spiega la legge, l'Ufficio centrale nazionale "sottrae i seggi eccedenti alla coalizione di liste o singola lista nelle circoscrizioni nelle quali essa li ha ottenuti con le parti decimali dei quozienti di attribuzione, secondo il loro ordine crescente, e nelle quali inoltre le coalizioni di liste o singole liste, che non abbiano ottenuto il numero di seggi spettante, abbiano parti decimali dei quozienti non utilizzate. Conseguentemente, assegna i seggi a tali coalizioni di liste o singole liste". 

E ancora, aggiunge il testo del Rosatellum: "Nel caso in cui non sia possibile fare riferimento alla medesima circoscrizione ai fini del completamento delle operazioni precedenti, fino a concorrenza dei seggi ancora da cedere, alla coalizione di liste o singola lista eccedentaria vengono sottratti i seggi nelle circoscrizioni nelle quali li ha ottenuti con le minori parti decimali del quoziente di attribuzione e alla coalizione di liste o singola lista deficitaria sono conseguentemente attribuiti seggi nelle altre circoscrizioni nelle quali abbiano le maggiori parti decimali del quoziente di attribuzione non utilizzate".

Un meccanismo intricato, molto complesso, difficile da comprendere e soprattutto da attuare. Ma grazie al quale, ora, Umberto Bossi torna in Parlamento.

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