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Alessia Morani, bomba sul Pd: "Voglio sapere cosa è successo"

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Tra i trombati c'è anche lei: Alessia Morani. La deputata del Partito democratico non tornerà in Parlamento. Una notizia ancora difficile da digerire per la diretta interessata, che ora punta il dito: "Dai miei conti le donne elette nei gruppi del Pd sono 32. Meno di 1/3. Mi pare un argomento di discussione interessante per il Pd che verrà. Gli impegni della segreteria nazionale sulla parità erano altri. Bisognerà che qualcuno ci spieghi cosa è successo".

 

 

Un post, quello su Twitter, a dir poco al vetriolo ma che dimostra perfettamente l'incoerenza del partito che si fa paladino dei diritti. La Morani però non è la sola a essere messa alla porta. Con il tonfo dei dem alle elezioni, la lista è parecchio lunga. Il motivo? "La sconfitta non è responsabilità solamente di Letta - ha detto la stessa deputata -, ma di un gruppo dirigente che evidentemente ha fatto le scelte sbagliate. Ciascuno di noi ha un pezzo di responsabilità ovviamente, ma qualcuno ne ha di più". In un'intervista al Resto del Carlino, la dem ha tirato in ballo Matteo Ricci: "È stato nelle segreterie nazionali degli ultimi quattro segretari: Renzi, Martina, Zingaretti e Letta, non è un 'passante' ma uno dei dirigenti nazionali protagonisti delle scelte che ci hanno portato fino a qui. Non si può essere buoni per tutte le stagioni, ogni tanto bisogna fare un passo indietro perché il partito possa fare un passo avanti".

 

 

Insomma, serve lasciare la poltrona a qualcun altro. Adesso - conclude - "serve intanto una leadership carismatica. È inutile negare che il carisma del segretario sia determinante per attrarre consensi. Servono idee e proposte per risolvere i problemi delle persone e serve dialogare con chi produce e ogni giorno alza una serranda. Serve una giusta dose di coraggio per praticare il cambiamento. Un'idea di chi possa farlo ce l'ho ma ora non la dico". 

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