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L'aria che tira, Calenda insulta Salvini: "Possono pure chiudere". Merlino lo zittisce

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"Anche Mario Draghi ha sottovalutato il problema del caro bollette?". La domanda più schietta che mai arriva da Myrta Merlino. Nella puntata di venerdì 7 ottobre su La7, la conduttrice si rivolge a Carlo Calenda che altrettanto francamente risponde: "Sì, io l'ho detto in campagna elettorale. Su questo tema io sono d'accordo nel fare deficit". Da qui la soluzione del leader di Azione, che consiglia al nuovo governo di avvisare l'Europa che faremo deficit per evitare che il Paese vada a rotoli. Allo stesso tempo però - prosegue - "bisogna mettere in chiaro che le altre cose, le stravaganti promesse di Matteo Salvini, come la flat tax e le pensioni, non le facciamo". 

 

 

E proprio sul leader della Lega si sofferma Calenda: "La Meloni deve dirgli 'guarda amico bello, queste cose non le facciamo'". E ancora, questa volta sull'ipotesi che Salvini possa andare al ministero dello Sviluppo economico: "Guardi, dopo Di Maio al ministero mancava solo Salvini poi lo possono chiudere". A quel punto è la Merlino a intervenire: "Beh, Salvini avrà sicuramente delle idee". "Come Di Maio, le hanno infatti, hanno anche governato insieme", dice Calenda.

 

 

Ma gli attacchi gratuiti non finiscono qui. Nonostante il numero di sbarchi lo smentisca, il leader di Azione insiste sull'incapacità del leader della Lega al Viminale: "Non capisco quale sia il lavoro, al Viminale non ci stava mai". Calenda contesta "le dirette social" e "le sagre" che Salvini avrebbe preferito: "Quando gli chiedevano perché non era al ministero, lui rispondeva che poteva lavorare ovunque". Ma la conduttrice lo interrompe: "Ha fermato i flussi". "No - interviene l'alleato di Renzi -, a farlo è stato Marco Minniti. Salvini non ha fatto nulla, non ci stava mai, disastroso e lacunoso". La Merlino però non sembra essere d'accordo.

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