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Maria Elena Boschi avvistata, "il brindisi" è un caso politico

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C'è chi brinda a Lorenzo Fontana anche a sinistra. Clamoroso avvistamento nell'ufficio di presidenza del neo-eletto leghista: anche Maria Elena Boschi ha alzato il calice in suo onore.

Pochi minuti prima, il 42enne di Verona era salito sullo scranno più alto di Montecitorio, e aveva lanciato dei messaggi chiari ai suoi colleghi con il primo discorso (il riferimento a Papa Francesco, il richiamo alle diversità da tutelare attraverso le autonomie, cavallo di battaglia del Carroccio). Praticamente tutto il mondo progressista si era mobilitato a suon di insulti: peggio lui, "cattolico tradizionalista" e "nemico dei diritti LGBTQ", che l'ex missino Ignazio La Russa al Senato. C'è chi gli dà del "fascista vero", in contrapposizione a Ignazio "fascista solo di facciata". Addirittura, Rula Jebreal come sempre generosa gli dà del nazista. Dal Pd, da Enrico Letta a Matteo Orsini, è un coro di prese di distanze sdegnate e rancorose.

 

Lui. Fontana, non se ne cura. Come sottolinea il Corriere della Sera, "bagna l'evento nei nuovi uffici circondato dalle «sue donne»: la moglie napoletana Emilia, la figlia di sei anni, la mamma arrivata dal «quartiere popolare di Verona» rievocato nel discorso post elezione". Quindi, nel cuore della Camera, i festeggiamenti più politici: "Arrivano Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti, che è nientemeno che il padrino di battesimo della figlia di Fontana. Al batter di bicchieri si materializzano anche Maria Elena Boschi ed Ettore Rosato da Italia viva, diversi esponenti di Fratelli d'Italia, nessuno dal Partito democratico".

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