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Immigrazione, Mattarella: la telefonata a Macron che cambia il quadro

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Sergio Mattarella interviene sulla crisi diplomatica aperta con la Francia. Il presidente della Repubblica, dopo lo scontro sulla gestione degli sbarchi, ha sentito Emmanuel Macron. I due, stando alla nota diffusa dalla due presidenze e messo in homepage sul sito del Quirinale e su quello dell'Eliseo, avrebbero avuto un cordiale colloquio telefonico. Entrambi hanno concordato sulla "grande importanza della relazione tra i due Paesi e hanno condiviso la necessità che vengano poste in atto condizioni di piena collaborazione in ogni settore. Sia in ambito bilaterale sia dell'Unione europea". 

In ogni caso il governo italiano non ha alcuna intenzione di cedere ai ricatti francesi. E dopo le minacce sui ricollocamenti dei migranti da parte francese, Guido Crosetto rincara la dose. "Il governo italiano ha fatto benissimo a tenere una linea dura. La questione migranti deve diventare europea. Dobbiamo chiarire insieme le regole. Non possiamo trovarci in situazioni ogni volta diverse a seconda dei governi in campo e della bandiera battuta da una nave". 

A far eco al ministro della Difesa, Luca Ciriani, che al Corriere della Sera ha criticato la reazione di Parigi. Il titolare dei Rapporti con il Parlamento ha definito quella di Macron "una reazione scomposta". Per lui "è evidente che i presidente francese ha un problema interno, l'opinione pubblica francese chiede una politica severa sui migranti. Non si capisce perché non debba accadere lo stesso per l'Italia, che quest'anno ha accolto 90 mila persone di cui solo 38 ricollocate in Francia. Non si può continuare a far finta di nulla, l'Europa batta un colpo". 

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