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Giorgia Meloni minacciata, Conte sotto accusa

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Minacciano di morte Giorgia Meloni e la figlia nel nome del reddito di cittadinanza, Fratelli d'Italia accusa il Movimento 5 Stelle di aver fomentato il "clima d'odio" agitando lo spauracchio del "disordine sociale" e Giuseppe Conte che fa? Resta muto per ore: non una parola di solidarietà alla Meloni, solo una nota affidata alla capogruppo dei 5 Stelle in Senato Barbara Floridia in cui sì, si condanna la violenza, ma al tempo stesso si accusa il centrodestra di strumentalizzare la vicenda a fini politici. E poi, con nonchalance, poche righe per dire "io so cosa vuol dire subire minacce".

 

 

 

"Nuove, ignobili, minacce nei confronti del presidente Giorgia Meloni, che questa volta arrivano a coinvolgere persino la figlia - sottolinea il sottosegretario al Mur Augusta Montaruli, di Fratelli d'Italia -. A fronte di un clima che dovrebbe preoccupare tutti e invitare alla solidarietà unanime, ancora una volta si registra il silenzio una parte della politica. Particolarmente grave è l'atteggiamento di chi, come Giuseppe Conte e il suo Movimento 5 Stelle, da un lato sta aizzando le piazze e dall'altro non ci pensa minimamente a prendere le distanze da toni e posizioni violente. A questo punto è lecito pensare che tale silenzio reiterato non sia casuale, ma voluto e compiacente".

 

 

 

"Già nella giornata di ieri - ricorda ancora la Montaruli - non una parola era giunta dal Movimento rispetto alle gravi minacce rivolte al ministro della Difesa Guido Crosetto. È oggettivamente preoccupante questo modo di fare politica che, in modo strisciante, è volto alla ricerca dello scontro attraverso l'esasperazione degli animi e l'aizzamento delle piazze. Oggi Conte sarà a Torino e Milano: mi auguro che oltre a lanciare invettive contro la maggioranza, il leader del M5s racconti al Nord perché in 4 anni al governo lui è il Movimento non sono riusciti a evitare che il reddito di cittadinanza si rivelasse una misura fallimentare. Gli dica perché il suo strumento non offre prospettive di emancipazione, di miglioramento delle prospettive di vita, a chi pure è nelle condizioni di lavorare".

 

 

 

 

La risposta dei 5 Stelle arriva a metà mattinata, con una nota della capogruppo al Senato Barbara Floridia: "A nome del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle esprimo la più ferma condanna per le gravi minacce ricevute da Giorgia Meloni. La violenza, di qualsiasi tipo, non è mai accettabile. Al tempo stesso respingiamo l'accusa rivolta a Giuseppe Conte di 'fomentare l'odio' o di 'aizzare le folle' che viene sollevata in queste ore da esponenti della maggioranza. Quella sul reddito di cittadinanza è una battaglia politica che il Movimento 5 Stelle porta avanti nel rispetto dei principi democratici e della correttezza del dibattito politico. Piena solidarietà a Giorgia Meloni alla sua famiglia, ma nessuno metta in connessione in maniera strumentale la nostra azione politica con le minacce o i messaggi d'odio pervenuti al Presidente del Consiglio".

Alla fine, con clamorosa calma, è arrivato anche il commento di Conte: "Fatemi fare una premessa: ferma condanna delle minacce arrivate alla premier e a sua figlia, condanna di questi gesti esecrabili, bisogna quindi star vicino alle istituzioni. D'altra parte io so cosa significa perché quando ero presidente del Consiglio ho ricevuto tante minacce durante gli anni della presidenza e soprattutto durante l'emergenza pandemica. Condanna senza se e senza ma".

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