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Carlo Nordio, sganciata un'altra bomba: "Cambiare l'avviso di garanzia"

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Un nuovo modello di avviso di garanzia, magistrati-manager ai vertici degli uffici giudiziari, utilizzo flessibile dei fondi europei per incidere sulle criticità e una data, giugno, per vedere i primi risultati della rivoluzione Nordio nella giustizia civile. È quanto emerge dall’intervista rilasciata dal ministro della giustizia al Messaggero. "L’informazione di garanzia è un istituto che va rivisto - spiega il Guardasigilli, Carlo Nordio - ha cambiato nome mille volte ma da strumento di garanzia si è trasformato in condanna mediatica anticipata. Ma questo si potrà fare solo con una revisione organica del Codice di Procedura Penale, a cominciare dal registro degli indagati che dovrebbe restare segretissimo e invece si è trasformato in una automatica fonte di delegittimazione di una persona che non è nemmeno imputata". 

 

 

Nordio poi torna su un tema caldo e ribadisce che "le intercettazioni sono utili e talvolta indispensabili per i reati di grave allarme sociale ma statisticamente la gran parte riguarda reati che non hanno nulla a che vedere con mafia e terrorismo, sono costosissime e non servono a niente". Il ministro anticipa poi l’intenzione di migliorare il funzionamento della giustizia "monitorando costantemente la produttività dei vari uffici, aggregando i dati con frequenza bisettimanale, e confrotando i dati a parità di risorse e di contenziosi. Quindi aiuteremo gli uffici in sofferenza a trovare le soluzioni adatte anche individuando dirigenti di grande capacità manageriale"

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