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Massimo Cacciari, la profezia: "Chi vincerà in Lazio e Lombardia"

Massimo Cacciari

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"Al 90% nel Lazio, non essendoci un accordo di chi si contrappone alle forze di governo, vincerà il Centrodestra. Quasi sicuramente": Massimo Cacciari non ha dubbi su una delle sfide elettorali più attese, le Regionali di febbraio. Secondo il filosofo, la spunterà l'ex presidente della Croce Rossa italiana Francesco Rocca. Diversa, invece, la sua opinione sull'esito delle elezioni in Lombardia: "La situazione è diversa con l'incognita Moratti. Il Centrodestra si presenta diviso al voto e se Moratti riesce a prendere tanti voti Majorino, candidato del Pd e del M5S (che però in Lombardia valgono ben poco) può anche farcela". 

 

 

 

A differenza di quanto accade nel Lazio, in Lombardia il centrosinistra "quantomeno se la gioca", secondo l'ex sindaco di Venezia. "Majorino, che voterei se fossi residente in Lombardia, ha esperienza ed è molto competente - ha continuato Cacciari, intervistato da Affariitaliani -. In questo periodo di casini nel Pd è rimasto in silenzio e non si è sputt**ato. Potrebbe anche vincere".

 

 

 

Parlando del congresso dem, invece, il filosofo è stato netto: "Non sto nemmeno seguendo il dibattito congressuale del Pd. Mi pare un delirio". E ancora: "Non sono riusciti a far emergere contrapposizioni sensate e a motivare l'opinione pubblica. Non si capisce chi siano e di che cosa discutano". Sui due candidati alla segreteria più forti, Schlein e Bonaccini, ha detto: "Mi rifiuto di operare scelte senza alcun fondamento. Chissenefrega. Siamo al caffè". Infine, sul rischio che il Pd venga fagocitato dal Movimento 5 Stelle, ha spiegato: "Qualche voto lo eroderà, ma poca roba. Non mi pare che i 5 Stelle possano prendere e acquisire l'eredità del principale partito di sinistra, una volta. Non è recuperabile. Una parte andrà nell'astensione e una certa quota di elettori dem finirà con Renzi e Calenda".

 

 

 

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